Gazzetta: ” IMPIANTO A BIOGAS, BOTTA E RISPOATA TRA IL PdL E CASTELLANI “

19 febbraio 2012


ParmaDaily: “DA BERNAZZOLI UN PRIMO SI SCELLERATO AL BIOGAS A FELINO”

18 febbraio 2012


BIOGAS A FELINO

17 febbraio 2012

Parma , 17 febbraio’12

Al  Presidente

dell’ Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ BIOGAS  A  FELINO ”

I sottoscritti consiglieri Provinciali Gian Luca Armellini, Manfredo Pedroni e MassimoNonnis  Marzano;

PREMESSO  CHE 

– in data 27/03/2010 l’Azienda agricola “La Grande”, con sede in Felino, ha presentato allo Sportello Unico Imprese Pedemontana – Traversetolo domanda volta a ottenere l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di cogenerazione elettrica e di produzione di calore alimentato a biogas, da costruirsi in località San Michele di Tiorre nel comune di Felino;

– in data 05/05/2010, nell’ambito del procedimento, il Comune di Felino ha espresso parere negativo;

– in data 04/06/2010 l’Azienda ha quindi chiesto, a termini di legge, la convocazione della conferenza di servizi, al fine di ottenere il superamento della pronuncia negativa del Comune;

– in data 23/06/2010 si è tenuta la prima riunione della conferenza di servizi, nella quale, nonostante le proposte e le deduzioni presentate dall’Azienda, il Comune di Felino ha confermato il proprio parere negativo e la conferenza di servizi si è conclusa rinviando la determinazione conclusiva “al fine di consentire ogni ulteriore approfondimento sia procedurale che di merito” (recita l’atto ufficiale);

– nel frattempo, in data 20/05/2010, il Consorzio del Parmigiano-Reggiano ha espresso parere negativo all’installazione dell’impianto nelle vicinanze della struttura interna all’Azienda agricola destinata alla produzione di latte per la trasformazione in Parmigiano-Reggiano;

– in data 06/08/2010 si è tenuta la seconda riunione della conferenza di servizi durante la quale si è fissata la successiva seduta del 06/09/2010 per l’audizione in contraddittorio con privati ed enti portatori di interessi diffusi – che nel frattempo avevano fatto richiesta di partecipazione, anche con facoltà di depositare memorie, ai lavori della conferenza – e si è stabilito che fossero necessarie ulteriori integrazioni da parte dell’Azienda, in quanto quelle già depositate, a parere degli Enti, non erano esaustive;

– in data 06/09/2010 si è tenuta la terza riunione della conferenza di servizi, alla presenza dei portatori di interessi privati e diffusi, i quali, tutti, hanno in sostanza dimostrato e documentato, come risulta riportato nello stesso verbale della conferenza di servizi, che:

a) la collocazione dell’impianto pone problemi di coesistenza con le zone di tutela di prodotti tipici;

b) l’impianto presenta le caratteristiche di un vero e proprio impianto produttivo, con tutto ciò che ne consegue in termini di valutazioni, ad esempio sotto il profilo degli accessi e della viabilità;

c) l’impianto potrebbe produrre seri problemi in termini di odori e di inquinamento, soprattutto a discapito delle zone di residenza esistenti e future della zona. In tale riunione, pertanto, così come in quella successiva del 06/10/2010, il Comune di Felino ela Provinciadi Parma hanno ribadito il loro parere sfavorevole al rilascio dell’autorizzazione all’Azienda;

– nella riunione del 06/10/2010, tenuto conto del dissenso motivato espresso dal Comune di Felino e dalla Provincia di Parma, la conferenza di servizi ha ritenuto di dover rimettere il procedimento al Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 14 quater, comma 3, della legge n. 241 del 1990 e successive modificazioni;

– nella riunione del 26/10/2010 pressola Presidenzadel Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il coordinamento amministrativo, sia il Comune di Felino siala Provinciadi Parma hanno confermato le proprie posizioni, manifestando, tuttavia, disponibilità alla presentazione, da parte dell’Azienda, di un Piano di Sviluppo Aziendale (PSA), fino ad allora mai pervenuto, e la riunione si è conclusa con l’intesa che l’Azienda avrebbe dovuto presentare detto Piano;

– a gennaio 2011 l’Azienda ha presentato il PSA, che, però, nonostante sia previsto dalle norme in materia, non è a oggi ancora stato pubblicato;

– in data 26/07/2011 l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la delibera n. 51, che individua i siti non idonei all’installazione di impianti di produzione di biogas. La delibera prevede al punto 3, lettera B: “E’ considerato non idoneo all’installazione di impianti di produzione di energia da biogas e produzione di biometano il territorio individuato quale ‘Comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano’, produzione a Denominazione di origine protetta (DOP), qualora gli impianti utilizzino silo mais o altre essenze vegetali insilate, fatto salvo il caso in cui l’utilizzazione agronomica del residuo del processo di fermentazione (digestato), tal quale o trattato, avvenga in terreni ubicati all’esterno del medesimo comprensorio”. La delibera stabilisce, altresì, alla lettera b) del dispositivo, che i suddetti criteri di localizzazione non si applichino ai procedimenti che “risultino formalmente avviati in data antecedente alla medesima pubblicazione, per effetto della presentazione dell’istanza di autorizzazione unica ovvero del sostitutivo titolo abilitativo, corredati della documentazione prevista dalla normativa vigente”;

– nel caso della domanda presentata dall’Azienda sussistono le condizioni richieste per l’applicazione della normativa regionale, seconda la quale l’impianto che si vorrebbe realizzare ricade inequivocabilmente in un sito non idoneo: 1) la localizzazione dell’impianto è prevista all’interno del territorio individuato quale Comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano; 2) è previsto l’uso di silo per mais e l’utilizzazione agronomica del residuo del processo di fermentazione (digestato), tal quale o trattato, avviene in terreni ubicati all’interno del medesimo comprensorio; 3) sotto il profilo temporale, la domanda dell’Azienda “La Grande”, ancorché presentata prima della pubblicazione sul BURER della delibera dell’Assemblea regionale summenzionata, a quella stessa data non era completa ed era incompleta sotto profili essenziali già prima della presentazione del Piano di sviluppo aziendale (PSA), avvenuta nel gennaio 2011;

– in data 18/11/2011 è stato presentato, da privati ed enti portatori di interessi diffusi, un esposto contro il PSA, perché inficiato da evidenti e insanabili incongruenze e incompletezze che interessano la viabilità, la disponibilità effettiva dei terreni, la valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, il ripristino dello stato dei luoghi, lo spandimento del digestato, la natura dell’impianto. Si tratta, quindi di un PSA talmente farraginoso da non poter essere pubblicato, rendendo incompleta e quindi illegittima la domanda dell’Azienda, che dovrebbe quindi essere rigettata sia perché non conforme alla normativa sia perché incompleta sotto profili essenziali non sanabili;

– in data 12/01/2012, con determinazione del Dirigente n. 59, il Servizio Programmazione e pianificazione territoriale – Sviluppo economico e attività produttive della Provincia di Parma ha incredibilmente espresso parere favorevole in merito alla Valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano di sviluppo aziendale (PSA) della Società agricola “La Grande” e in merito alla compatibilità della proposta in oggetto con gli aspetti geologico e sismici del territorio, nonostante l’esposto summenzionato e nonostante solo l’ARPA avesse espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto proposto mentre l’AUSL di Parma avesse espresso parere negativo, evidenziando la non fattibilità dell’intervento proposto nel territorio individuato e ricompreso nel comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano, come stabilito dalla delibera regionale;

interroga la Giunta provinciale per chiedere:

– i motivi per i quali, alla luce delle anomalie e illegittimità evidenziate, dell’esposto presentato e del rilevante parere negativo dell’AUSL di Parma, il Dirigente del Servizio Programmazione e pianificazione territoriale – Sviluppo economico e attività produttive della Provincia di Parma abbia inspiegabilmente espresso parere favorevole in merito alla Valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano di sviluppo aziendale (PSA) della Società agricola “La Grande” e in merito alla compatibilità della proposta in oggetto con gli aspetti geologico e sismici del territorio, ribaltando i precedenti pronunciamenti negativi sempre espressi da codesta Amministrazione provinciale;

– quali urgenti provvedimenti si intendano adottare al fine di annullare un provvedimento di dubbia legittimità, che potrebbe dare il via libera alla realizzazione di un impianto in una zona in cui si producono prodotti alimentari di pregio e di eccellenza in tutto il mondo, con grave danno per il comune di Felino e il comparto agroalimentare della nostra provincia.

 I Consiglieri Provinciali Gian Luca Armellini, Manfredo Pedroni e Massimo Nonnis Marzano

  N.B. = si chiede la pubblicazione sulla pagina web della Provincia di Parma


GAZZETTA: “CINGHIALI, CHI RISARCISCE GLI AUTOMOBILISTI ?” ( I° parte )

10 febbraio 2011


GAZZETTA: ” CINGHIALI, CHI RISARCISCE GLI AUTOMOBILISTI ?” ( II° parte )

10 febbraio 2011


L’INFORMAZIONE: “GLI INGULATI SCENDONO A VALLE LA PROVINCIA NON PAGA I DANNI”

10 febbraio 2011


Gazzetta: IL PdL: “I CINGHIALI FANNO DANNI E LA PROVINCIA NON FA NULLA “

10 febbraio 2011


LA PRESENZA DI CINGHIALI E UNGULATI NEI PRESSI DEI CENTRI ABITATI PROVOCONO INCIDENTI STRADALI, MANCATI RISARCIMENTI AUTIMOBILISTI BECCHI E BASTONATI

10 febbraio 2011

Parma , 07 febbraio ’11 

Al  Presidente

dell’ Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

All’Assessore

Alla Fauna Selvatica

Dott. Ugo Danni 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA 

Oggetto: “LA  PRESENZA  DI  CINGHIALI  E  UNGULATI  NEI  PRESSI  DEI  CENTRI   ABITATI  PROVOCANO  

                     INCIDENTI  STRADALI,  MANCATI  RISARCIMENTI,  AUTOMOBILISTI  BECCHI  E  BASTONATI”

I sottoscritti consiglieri Provinciali Manfredo Pedroni, Gian Luca Armellini,Giuseppe Conti, Massimo Nonnis Marzano e Daniele Reverberi;

PREMESSO 

–       l’interrogazione presentata il 18 gennaio 2007, con la quale si denunciava la scarsa attenzione dell’Amministrazione Provinciale, al problema dei risarcimenti agli agricoltori che subiscono danni alle loro culture e agli automobilisti che subiscono incidenti stradali, da parte di animali selvatici in particolare dagli ungulati;

–       l’interrogazione presentata il 16 settembre 2008, con la quale si denunciava gli insufficienti rimborsi ai danni provocati da animali selvatici alle coltivazioni agricole, agli allevamenti e alle difficoltà riscontrate dagli automobilisti a ottenere un rapido risarcimento in caso di incidente stradale;

–       l’interrogazione presentata il 24 febbraio 2010, con la quale si denunciava la presenza di cinghiali e caprioli nelle campagne fidentine e il danno che arrecavano agli orti delle case coloniche oltre gli incidenti stradali che procuravano;

–       l’interrogazione presentata il 27 novembre 2010, con la quale si denunciavano i frequenti incidenti stradali causati da animali selvatici nei pressi dei centri abitati nelle frazioni e nei comuni nelle zone pedemontane, con rilevanti danni ai mezzi di trasporto e pericolo per gli l’incolumità degli autisti;

RISCONTRATA 

la segnalazione fatta da automobilisti che hanno subito incidenti stradali con ingenti danni ai loro veicoli nei centri abitati di Felino, Marzolara frazione di Calestano, a Sivizzano frazione di Fornovo, nella frazione di Fornio di Fidenza e nel comune di Medesano, causati da animali selvatici quali Cinghiali o ungulati;

PREOCCUPATI

a)    dalla presenza di tali ungulati nelle vicinanze delle abitazioni con il pericolo di contatti ravvicinati con persone in particolare bambini, donne e anziani:

b)    dai danni causati da cinghiali e caprioli, alle coltivazioni, con particolari riferimento agli orti privati, agli animali domestici e agli incidenti stradali che avvengono soprattutto nel periodo invernale, con le strade viscide o ghiacciate;

CHIEDIAMO

–       all’Amministrazione Provinciale competente per la tutela  della fauna selvatica se è a conoscenza di tale inusuale fenomeno migratorio e dei mancati risarcimenti agli automobilisti incidentati;

–       come spiega la presenza di cinghiali e ungulati nei centri abitati dei comuni pedemontani;

–       se corrisponde al vero che il fenomeno migratorio, è causato anche dalla presenza dei branchi di lupi, che spingono gli ungulati a valle, come asserito dai montanari e dai cacciatori,  in cerca di cibo in zone più tranquille per loro;

–       se corrisponde al vero che vi sono contenziosi interminabili e dato che gli autisti non ottengono il giusto risarcimento dei danni subiti, sono costretti ad adire a vie legali;

–       quali iniziative intende adottare per la salvaguardare il territorio pedemontano e di pianura dalla presenza di animali selvatici che solitamente vivono sulle nostre montagne;

–       se l’Amministrazione Provinciale si è dotata di un servizio per accelerare i risarcimenti agli agricoltori, ai civili e agli automobilisti danneggiati;

–       se l’abbattimento programmato degli animali considerati in sovrannumero da risultati  sufficienti, oppure occorre qualche accorgimento in corso d’opera;

–       quali iniziative l’Amministrazione provinciale ha assunto dopo le continue denunce e cosa intende fare per sopperire ai danni che subiscono i cittadini.

–       quante denunce di incidenti stradali dovuti ad animali sono state presentate negli anni 2009 e 2010;

–       quante di queste denunce atto ottenute il giusto risarcimento;

–       quante sono ancora aperte;

–       perché l’Amministrazione Provinciale non paga i danni che i cittadini subiscono,

creando malcontento e risentimento verso le istituzioni? L’escamotage di affidare le pratiche ad una compagnia assicurativa è un diversivo per lavarsene le mani, lasciando i cittadini costretti a ricorrere a cause legali? Chi paga gli avvocati?

I Consiglieri Provinciali Manfredo Pedroni, Gian Luca Armellini, Giuseppe Conti, Massimo Nonnis Marzano e Daniele Reverberi


L’INFORMAZIONE: “CHIUSURA DELLA PRIMARIA,E’ POLEMICA ” (I°.parte )

16 gennaio 2011


L’INFORMAZIONE:”CHIUSURA DELLA PRIMARIA, E’ POLEMICA” ( II°. parte )

16 gennaio 2011