SEDE EX PUBBLICA ASSISTENZA

28 novembre 2008
28/11/2008 INTERROGAZIONE VERBALE FORMULATA DURANTE LA SEDUTA DI CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 28/11/2008, DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE MANFREDO PEDRONI, AVENTE AD OGGETTO: “EDIFICIO EX SEDE DALLA PUBBLICA ASSISTENZA A FIDENZA DI PROPRIETÀ DELLA PROVINCIA.”

AGIBILITA’ DELLE SCUOLE

26 novembre 2008
26/11/2008 INTERROGAZIONE VERBALE FORMULATA DURANTE LA SEDUTA DI CONSIGLIO PROVINCIALE DEL 26/11/2008, DAL CONSIGLIERE PROVINCIALE MANFREDO PEDRONI AVENTE AD OGGETTO:”PERICOLO A SCUOLA: MOLTI ISTITUTI SENZA CERTIFICATI DI AGIBILITÀ.”

MANTENIAMO I LICEI A FIDENZA

18 novembre 2008

Parma, 18 novembre’08

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

all’Assessore Politiche Scolastiche

Dott. Gabriele Ferrari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ MANTENIAMO  I  LICEI  A  FIDENZA ”

Il sottoscritto consigliere Provinciali Manfredo Pedroni

PREMESSO 

Il Decreto legislativo N°. 112 del 31 marzo 1998 ( Bassanini ): “ l’istituzione, la soppressione o l’aggregazione delle scuole, quali punti di erogazione del servizio scolastico, rientrano, com’è noto, nelle competenze delle Regioni e alle Autonomie locali”;

la Delibera di Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna N°. 183 del 22 luglio 2008 :   “ Approvazione degli indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e organizzazione scolastica ex L.R. 12/2003, anni scolastici 2009/10 – 2010/11 – 2011/12;

il Decreto Gelmini 1 settembre 2008 N°.137 convertito in legge il 29 ottobre 2008 : “ razionalizzazione della scuola primaria con l’incentivazione  degli “Istituti Comprensivi “

comunicato stampa dell’Assessore Regionale Manzini: “ L’Emilia Romagna non chiuderà nessuna scuola ( 23 ottobre 2008 )

PREOCCUPATO

Dalle dichiarazioni inopportune e demagogiche, fatte in una assemblea pubblica ( alcune persone ) nei giorni scorsi dall’Assessore alla pubblica Istruzione di Fidenza  tale  Stefano Gandolfi :  “ occorre salvare i licei a Fidenza che stando alle norme introdotte dal Decreto Gelmini, potrebbero seriamente rischiare l’abolizione”;

CONSIDERATO  CHE

Il Decreto Gelmini trasformato dal Parlamento Italiano in Legge si occupa di scuola primaria e non di scuole superiori, che comunque per leggi nazionali e Regionali qui sopra richiamate le competenze di riorganizzazione del sistema scolastico con i relativi ridimensionamenti sono di competenza degli enti locali ;

CHIEDO   ALL’AMMINISTRAZIONE   PROVINCIALE   DI   PARMA

1)      se è a conoscenza delle dichiarazioni imprudenti e demagogiche fatte dall’Assessore Gandolfi;

2)      se non ritiene opportuno, richiamare l’Assessore Gandolfi ad assumersi le proprie responsabilità, nel predisporre  i rispettivi atti di programmazione, dell’offerta e di parziale riorganizzazione della rete scolastica relativa agli aa.ss. 2009 –  2012 del comune di Fidenza, come richiesto dalla già citata delibera Regionale N°.183 del 22 luglio 2008 entro il 30 novembre c.a.;

3)      di rendere noto e di pubblica conoscenza la programmazione dell’offerta scolastica provinciale cosi come richiesto dalla Delibera Regionale citata;

4)      che il confronto sulla scuola e il suo futuro non sia ridotto a strumento di posizioni di parte, ma costruttivo, serio, non pregiudiziale, votato al bene comune e che sappia anche assumersi le responsabilità della situazione della scuola italiana, assieme alla non facile situazione della finanza pubblica.

Il consigliere Provinciale Manfredo Pedroni


SCUOLA DIRITTTO DI SCIOPERO FACENDO ATTENZIONE A NON CALPESTARE LA CURA DOVUTA ALL’UTENZA

3 novembre 2008

Parma, 03 novembre’08

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

all’Assessore Politiche Scolastiche

Dott. Gabriele Ferrari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ SCUOLA  DIRITTO  DI  SCIOPERO  FACENDO  ATTENZIONE  A  NON  CALPESTARE   LA  CURA  DOVUTA      ALL’UTENZA ”

Il sottoscritto consigliere Provinciali Manfredo Pedroni

PREMESSO 

La brutta avventura, capitata a un bambino di sei anni che frequenta la prima elementare a Fidenza, che nella mattinata di giovedì 30 ottobre, si è trovato solo nel grande piazzale della scuola, deserta per lo sciopero, senza nessuna assistenza;

CONSIDERATO  CHE 

I riferimenti normativi e contrattuali d.P.R.420 / 1974 e la Legge 146 / 90 citano : “ L’importante è assicurarsi che vi sia stato un idoneo e tempestivo preavviso alle famiglie unitamente alla presenza di personale che – pur astenendosi dall’attività didattica – assicuri la mera vigilanza nei limiti dell’indispensabile”. Tradotto dal burocratese ciò significa che il Dirigente Scolastico che dovesse trovarsi a fronteggiare una imprevista quantità di adesioni e/o si trovi a gestire una situazione nella quale i genitori sono stati indotti ad affidare come di consueto i figli all’amministrazione scolastica può legittimamente impiegare il personale ausiliario ( non scioperante ) in funzioni di sorveglianza ai sensi dell’art.7 del d.P.R. 420 / 1974 o ricorre ad insegnanti non scioperanti che si trovino a disposizione.

In ogni caso dovrà consentire, agli alunni che non possono far ritorno a casa e che non possono essere accompagnati, di trattenersi nei locali della scuola per l’orario intero”

CHIEDO   ALL’AMMINISTRAZIONE   PROVINCIALE   DI   PARMA

1)      se è a conoscenza del fatto accaduto a Fidenza;

2)      se il clima di esasperata e strumentale politicizzazione dello sciopero indetto per il 30 ottobre, non abbia influito, per calpestare l’attenzione dovuta all’utenza scolastica, per affermare il diritto allo sciopero;

3)      se intende verificare eventuali irresponsabilità di chi doveva sorvegliare e attuare le norme e gli accordi sindacali vigenti, prima la tutela dei bambini affidati all’amministrazione scolastica, poi l’organizzazione dello sciopero;

4)      se la collaborazione comune di Fidenza ( trasporto scolastico ) e amministrazione scolastica hanno funzionato nella cura dell’utenza.

Il consigliere Provinciale Manfredo Pedroni


O.D.G. : ” SCUOLE PARITARIE RIPRISTINARE I FONDI “

3 novembre 2008

Parma, 03 novembre 08 

Al PRESIDENTE

Del CONSIGLIO PROVINCIALE DI PARMA

Dott. MARIO DE BLASI

PRESENTAZIONE

La scure della Gelmini sulle scuole private

Una certa mitologia ideologica che ha alimentato lo sciopero del 30 e che viene ad arte replicata nelle manifestazioni degli studenti, afferma che i tagli alla scuola pubblica sono fatti per finanziare la scuola privata. Ma non è così. Nel “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009 e il bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011” la voce complessiva riguardo l’istruzione è aumenta di 656milioni di euro: all’istruzione primaria andranno oltre 242 milioni di euro in più, all’istruzione secondaria di primo grado 228 milioni di euro in più, all’istruzione secondaria di secondo grado 395 milioni di euro in più. Invece, il capitolo di bilancio riguardo l’istituzione scolastica non statale passa dai 535 milioni e 318 mila euro del 2008 ai 401milioni e 924mila euro per le previsioni del 2009, ovvero 133milioni e 393mila euro in meno. Inoltre, la voce “istruzione non statale” prevede per il 2010 una cifra pari a 406 milioni e 121 mila euro e per il 2011 la cifra di 312 milioni e 410 mila euro.

C’è da precisare inoltre che la riduzione non riguarda le scuole medie e superiori, ma la scuola materna e la scuola elementare, livelli di scuola che hanno sempre ricevuto fondi statali. Sono scuole gestite da ordini religiosi o cooperative di famiglie, situate nei quartieri periferici e nei paesi a cui molte famiglie “del popolo”, spesso poco abbienti, mandano i figli perché sanno che vengono assicurati nello stesso tempo un’educazione ricca di ideali ed un alta qualità di insegnamento. Accolgono infatti ben 531.258 bambini su 1.652.689 della scuola dell’infanzia e 196.776 su 2.820.150 bambini della scuola primaria. Determinante è il loro contributo al buon livello qualitativo raggiunto dalla scuole materne ed elementari italiane, sancito dalle inchieste internazionali.

Tuttavia, alla faccia della parità giuridica sancita dal ministro Berlinguer, non solo non si mette in programma di garantire l’effettiva libertà delle famiglie di scegliere le scuole paritarie attraverso detrazioni e deduzioni fiscali, ma le si vuole affossare definitivamente attraverso questi tagli di fondi che costringeranno le scuole ad aumentare le rette aggravando ulteriormente la situazione delle famiglie o addirittura a chiudere.

La legge 133/08 impone di ridurre il debito pubblico nazionale senza ricorrere all’aumento della pressione fiscale, rispettando così gli accordi internazionali e quindi i tagli anche per il comparto dell’istruzione sono inevitabili. Tuttavia, ogni ministero può decidere liberamente come effettuare i tagli ed è quindi ancora possibile correggere questa scelta, tanto più che il taglio medio imposto dal Ministero del tesoro a ogni ministero è del 10%, mentre i tagli previsti per la scuola libera sono del 25-30%! Per questo 40 deputati della maggioranza hanno firmato un emendamento che propone di effettuare riduzioni di spesa del Ministero della pubblica istruzione in settori meno strategici. Sono pronti a votarlo anche molti deputati dell’opposizione, consci che si tratta di battaglia bipartisan di tante famiglie per la difesa della “biodiversità” della scuola italiana. Chi, sia nel mondo cattolico che in quello laico, si astiene dal prendere posizione, sia conscio di collaborare all’ulteriore desertificazione della scuola italiana, per il male di tutti 

ORDINE DEL GIORNO 

Oggetto : “  SCUOLE  PARITARIE  RIPRISTINARE  I  FONDI “

Il consiglio Provinciale di Parma;

CONSIDERATO 

Che il sistema scolastico nazionale italiano è formato per legge con pari dignità e con finalità pubblica da scuole a gestione pubblica e da scuole paritarie;

RILEVATO

che nelle manovre di contenimento della spesa pubblica, il Governo nazionale ha provveduto a proporre un ridimensionamento delle spese dei vari ministeri, nella logica di razionalizzare e rendere più sostenibile la spesa statale, ed evidenziato che tale misura coinvolge di fatto, in un taglio quantificabile di circa il 20%, i fondi destinati alle scuole paritarie, pari ad oltre 133 milioni di euro;

RITENUTO 

che gli effetti di tale determinazione generale, peraltro opportuna, di contenimento della spesa pubblica statale – ancorchè dimostri, se mai ce ne fosse bisogno,  infondate polemiche in corso sulla destinazione di un surplus di fondi statali alle scuole private – finisca nei fatti, a prescindere dalle intenzioni, per incidere anche su soggetti paritari che contribuiscono in modo significativo alla qualificazione del sistema nazionale scolastico, facendo tra l’altro risparmiare fondi allo stato con una spesa per studente inferiore;

IMPEGNA  LA  GIUNTA  PROVINCIALE  DI  PARMA 

a segnalare nelle sedi istituzionali opportune questo  ordine del giorno;

INVITA  IL  PARLAMENTO NAZIONALE  E  IL  GOVERNO 

A farsi promotore, nelle sedi normative opportune, di un ripristino di questi fondi per le scuole paritarie.

I consiglieri proponenti: Manfredo Pedroni, Gianluca Armellini. Giuseppe Conti, Bruno Chiusa, Enrico Maghenzani, Massimo Nonnis Marzano, Giuseppe Pellegrini, Luigi Tanzi.


MANTENIAMO I LICEI A FIDENZA

1 novembre 2008

 

Parma, 18 novembre’08

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

all’Assessore Politiche Scolastiche

Dott. Gabriele Ferrari

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ MANTENIAMO  I  LICEI  A  FIDENZA ”

Il sottoscritto consigliere Provinciali Manfredo Pedroni

PREMESSO 

Il Decreto legislativo N°. 112 del 31 marzo 1998 ( Bassanini ): “ l’istituzione, la soppressione o l’aggregazione delle scuole, quali punti di erogazione del servizio scolastico, rientrano, com’è noto, nelle competenze delle Regioni e alle Autonomie locali”;

 la Delibera di Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna N°. 183 del 22 luglio 2008 :   “ Approvazione degli indirizzi regionali per la programmazione territoriale dell’offerta formativa ed educativa e organizzazione scolastica ex L.R. 12/2003, anni scolastici 2009/10 – 2010/11 – 2011/12;

il Decreto Gelmini 1 settembre 2008 N°.137 convertito in legge il 29 ottobre 2008 :  “ razionalizzazione della scuola primaria con l’incentivazione  degli “Istituti Comprensivi “

comunicato stampa dell’Assessore Regionale Manzini: “ L’Emilia Romagna non chiuderà nessuna scuola ( 23 ottobre 2008 )

PREOCCUPATO

Dalle dichiarazioni inopportune e demagogiche, fatte in una assemblea pubblica ( alcune persone ) nei giorni scorsi dall’Assessore alla pubblica Istruzione di Fidenza  tale  Stefano Gandolfi :   “ occorre salvare i licei a Fidenza che stando alle norme introdotte dal Decreto Gelmini, potrebbero seriamente rischiare l’abolizione”;

CONSIDERATO  CHE

Il Decreto Gelmini trasformato dal Parlamento Italiano in Legge si occupa di scuola primaria e non di scuole superiori, che comunque per leggi nazionali e Regionali qui sopra richiamate le competenze di riorganizzazione del sistema scolastico con i relativi ridimensionamenti sono di competenza degli enti locali ;

CHIEDO   ALL’AMMINISTRAZIONE   PROVINCIALE   DI   PARMA

1)      se è a conoscenza delle dichiarazioni imprudenti e demagogiche fatte dall’Assessore Gandolfi;

2)      se non ritiene opportuno, richiamare l’Assessore Gandolfi ad assumersi le proprie responsabilità, nel predisporre  i rispettivi atti di programmazione, dell’offerta e di parziale riorganizzazione della rete scolastica relativa agli aa.ss. 2009 –  2012 del comune di Fidenza, come richiesto dalla già citata delibera Regionale N°.183 del 22 luglio 2008 entro il 30 novembre c.a.;

3)      di rendere noto e di pubblica conoscenza la programmazione dell’offerta scolastica provinciale cosi come richiesto dalla Delibera Regionale citata;

4)      che il confronto sulla scuola e il suo futuro non sia ridotto a strumento di posizioni di parte, ma costruttivo, serio, non pregiudiziale, votato al bene comune e che sappia anche assumersi le responsabilità della situazione della scuola italiana, assieme alla non facile situazione della finanza pubblica.

Il consigliere Provinciale Manfredo Pedroni