Interrogazione:” DIFESA DEL SUOLO IN PROVINCIA DI PARMA

20 agosto 2013

                 Parma , 13 agosto ‘13

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

All’Assessore

All’Ambiente  e  alla difesa del  suolo

Dott. Giancarlo  Castellani

 

INTERROGAZIONE  A  RISPOSTA  SCRITTA  ED  IN  AULA  CONSILIARE

Oggetto: “ DIFESA  DEL  SUOLO  IN  PROVINCIA  DI  PARMA“

I sottoscritti consiglieri provinciali Manfredo Pedroni, Giuseppe Conti, Gian Luca Armellini, Massimo Nonnis Marzano,Valter Porcari, Daniele Reverberi e Barbara Zerbini;

PREMESSO

A)    il via libera della giunta regionale alla realizzazione di 17 interventi per la mitigazione e la riduzione del rischio idrogeologico nel territorio dell’Emilia-Romagna. Tali lavori sono già stati progettati a livello esecutivo, per tanto saranno avviate in tempi rapidi le procedure di gara e si arriverà entro l’anno all’aggiudicazione. Le opere sono finanziate nell’ambito dell’Accordo di Programma sottoscritto il 3 novembre 2010 tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Emilia-Romagna e prevedono un investimento complessivo di 5,2 milioni di euro, fondi statali che verranno trasferiti nelle casse regionali;

B)    l’assegnazione alla provincia di Parma di quasi 7 milioni, dal governo con l’integrazione Regionale, per ripristinare i danni causati dalle intemperie, (frane, smottamenti, strade da rifare se non da ritracciare),della primavera scorsa;

CONDIVIDENDO

la delibera regionale di attuare una politica di prevenzione mettendo in sicurezza zone sensibili ed esposte a dissesti idrogeologici della nostra regione;

 vista la tabella degli investimenti approvata che prevede su 17 interventi 14 in Romagna e nessuno in provincia di Parma;

CHIEDONO

1)      se l’Amministrazione Provinciale di Parma è a conoscenza di tale scelta Regionale nell’individuazione dei siti sensibili che di fatto escludono le Province Emiliane di Modena, Reggio Emilia e Parma, che sarebbero invece meritevoli di interventi di Prevenzione e messa in sicurezza;

2)      i 7 milioni di euro destinati alla provincia di Parma per ripristinare i danni causati dalle persistenti piogge della primavera scorsa, sono sufficienti a ripristinare i danni, i Sindaci sono soddisfatti dei contributi assegnati per le emergenze dei loro comuni;

3)      Dato che i due terzi del territorio della provincia di Parma sono posti in zona collinare fortemente a rischio idrogeologico, bisognoso di interventi preventivi di messa in sicurezza, come mai non vengono programmati interventi al pari di altre zone dell’Emilia-Romagna.

 

I Consiglieri Provinciali Manfredo Pedroni, Giuseppe Conti, Gian Luca Armellini, Massimo Nonnis Marzano,Valter Porcari, Daniele Reverberi e Barbara Zerbini;

 


Parma Daily : ” ZONE FRANCHE URBANE IN MONTAGNA”

8 marzo 2012


ISTITUZIONE ” ZONE FRANCHE URBANE “

8 marzo 2012


Gazzetta: ” CAVE DI OFIOLITE, REPLICA DEL PdL “

26 febbraio 2012


Gazzetta: ” MEO: ” PEDRONI E ARMELLINI PROTEGGONO CONTI “

26 febbraio 2012


Gazzetta: ” LA PROVINCIA CHIEDA UN RAPPORTO SUI RISCHI LEGATI ALLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE “

26 febbraio 2012


” CAVE DI PIETRANERA E DI GROPPO DI GORA “

26 febbraio 2012


PARMIGIANO – REGGIANO

22 giugno 2011
/06/2011 INTERROGAZIONE VERBALE PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MANFREDO PEDRONI AVENTE PER OGGETTO “PARMIGIANO REGGIANO DI MONTAGNA – ISTITUZIONE MARCHIO”

Gazzetta: CREIAMO DELLE RISERVE TURISTICHE DI PESCA

10 settembre 2010


PROPOSTA PER CREARE RISERVE TURISTICHE DI PESCA

18 agosto 2010

                       Parma , 10 agosto‘10 

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

All’Assessore

 alla Fauna Sevatica e Ittica

Dott. Ugo Danni 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA CONSILIARE

Oggetto: “ PROPOSTA  PER  CREARE  RISERVE  TURISTICHE  DI  PESCA ”

I sottoscritti consiglieri provinciali Manfredo Pedroni, Daniele Reverberi, Simone Orlandini,

PREMESSO

che le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte hanno normativamente provveduto a individuare la costituzione di riserve turistiche di pesca sportiva nelle acque interne;

RILEVATO

che la Regione Liguria ha autorizzato le Province a individuare le riserve turistiche, con facoltà di affidare la gestione preferibilmente a organismi associativi senza fini di lucro mediante apposite convenzioni, coinvolgendo le Comunità Montane. La Provincia Ligure  di riferimento disciplina la pesca nelle riserve turistiche prevedendo il rilascio di un permesso a pagamento, fermo restando l’obbligo della licenza di pesca, mentre i proventi della gestione sono in prevalenza utilizzati per le immissioni di materiale ittico, la sorveglianza e le spese di organizzazione.

che in Piemonte, invece vengono definiti i criteri di individuazione delle zone turistiche di pesca che possono essere date in concessione per la gestione in via prioritaria a comuni, a organizzazioni piscatorie riconosciute o ai soggetti gestori dei bacini di pesca.

che la Regione Lombardia ha incaricato la Provincia di affidare a Comuni, Comunità Montane o associazioni qualificate di pescatori dilettanti o professionisti, preferibilmente consorziate, la gestione di tratti di corpi idrici classificati ai fini di pesca.

CONSIDERATO

che mai come oggi risulta essere fondamentale importanza valorizzare l’attività della pesca sportiva nelle acque interne in quanto reale e importante risorsa di locale crescita sociale, di effettiva tutela ambientale e di rilevante sviluppo economico per  le valli della nostra Provincia nelle quali  scorrono fiumi e torrenti, quali il Taro, il Ceno, il Parma, l’Enza e lo Stirone.

CHIEDIAMO  ALL’AMMINISTRAZIONE  PROVINCIALE  DI  PARMA

1)    se ritiene fattibile la proposta di istituire “Riserve Turistiche di Pesca” con l’intento di valorizzare il nostro territorio di montagna;

2)    se ritiene opportune intraprendere una azione politica presso la Regione Emilia Romagna al fine di aggiornare la legge regionale n°. 11 del 22 febbraio 1993 “Tutela e sviluppo della fauna ittica e regolazione della pesca, di modificare la successiva legge regionale n°.38 del 13 novembre 2001;

3)    se ritiene opportuno introdurre nella legislazione regionale, apposite norme le quali in sinergia con le altre già vigenti, diano facoltà alle Province, qualora ne facciano richiesta, a Comuni o a associazioni qualificate di pescatori dilettanti o professionisti, di affidare la gestioni di tratti di corpi idrici classificati ai fini della pesca;

4)    se ritiene opportuno affidare la gestione locale delle “Riserve Turistiche di Pesca” direttamente ai Comuni rivieraschi o alla Comunità Montane o alle associazioni qualificate di pescatori, proprio a fronte delle peculiari conoscenze, competenze, dell’infaticabile impegno e della vivissima sensibilità ambientale per avere una maggiore e puntuale tutela dei nostri fiumi e torrenti, del nostro territorio.+

I consiglieri provinciali Manfredo Pedroni, Daniele Reverberi, Simone Orlandini,