Il Risveglio Settimanale Diocesano: ” A CAUSA DELLA RIDUZIONE DELLE STRUTTURE DONARE IL SANGUE DIVENTERA’ PIU’ DIFFICILE “

22 marzo 2014

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Gazza: ” PIANO SANGUE, IDEA EMOTECA MOBILE “

22 marzo 2014

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FIDENZA Blog di AMBROGIO PONZI : ” DONARE IL SANGUE DIVENTA SEMPRE PIU’ DIFFICILE “

21 marzo 2014

venerdì 21 marzo 2014

Donare il sangue diventa sempre più difficile

La donazione del proprio sangue è un’atto dei più nobili, lo sappiamo e lo sentiamo ripetere in varie occasioni, ma può diventare più difficile, non per mancanza di donatori, ma per il forzato venir meno di molte strutture dedicate al prelievo del sangue.
Come ciò possa avvenire è spiegato sotto, si tratta ora di intervenire affinché questo non avvenga o non abbia l’effetto di ridurre la possibilità di donare il proprio sangue.

A questo proposito i Consiglieri Provinciali del Nuovo Centro Destra, Barbara Zerbini ed il nostro Manfredo Pedroni, hanno presentato in data 12 marzo c.a. una interrogazione al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Parma Dott. Vincenzo Bernazzoli quali azioni intende intraprendere avverso il drastico ridimensionamento delle strutture presenti sul territorio per la raccolta del sangue.

 
Il ridimensionamento nasce da una verifica prevista dall’accordo Stato – Regioni approvato il 25 luglio 2012 “ Linee guida per l’accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti” che, per la nostra provincia, ha stabilito che su 49 strutture della nostra Provincia solo 19 sono state ritenute idonee mentre in 11 sono state riscontrato Carenze Tecnologiche e 19 sono state ritenute non idonee.
Se questo verdetto venisse reso operativo assisteremmo alla perdita del “meraviglioso patrimonio umano inimitabile e indispensabile, costituito dai donatori di sangue, che uniti ai dirigenti delle loro associazioni, fanno della provincia di Parma e la Regione Emilia – Romagna un esempio di altruismo e solidarietà civile”.
 
Nicoletta Prof.ssa Fanzini,
Presidente
dell’Avis Comunale Fidenza

L’unità di prelievo di Fidenza ha ottenuto l’accredito della propria struttura ma deve abbattere le barriere architettoniche. L’autorizzazione potrebbe quindi venir meno in seguito qualora, nei tempi previsti, non si provvedesse nel senso indicato dalla commissione e nei tempi dalla stessa indicati.

A questo punto ad ognuno di noi, politici compresi, spetta la responsabilità di evitare la chiusura del centro di raccolta visto anche il consistente onere prevedibile che non possiamo pensare possa essere affrontato con le sole risorse proprie dell’Avis Comunale Fidenza.
 
Il testo completo dell’interrogazione, che evidenzia anche possibili soluzioni, è riprodotto qui sotto.

Interrogazione :” PIANO SANGUE E PLASMA REGIONALE 2013 – 2015 “

16 marzo 2014

PARMA 12 marzo ’14

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale di Parma

Dott. Vincenzo Bernazzoli

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto:PIANO  SANGUE  E  PLASMA  REGIONALE  2013 – 2015 ”

 I sottoscritti Consiglieri Provinciali  Barbara Zerbini e Manfredo Pedroni 

PREMESSO

1)    che il meraviglioso patrimonio umano inimitabile e  indispensabile, costituito dai donatori di sangue, che uniti ai dirigenti delle loro associazioni, fanno della provincia di Parma e la Regione Emilia – Romagna un esempio di altruismo e solidarietà civile;

2)    che tale volontariato garantisce un adeguato supporto all’autosufficienza Regionale, ma che sicuramente presenta gradi diversi di efficienza e di qualità operativa;

3)    l’accordo Stato – Regioni approvato il 25 luglio 2012 “ Linee guida per l’accreditamento dei servizi trasfusionali e delle unità di raccolta del sangue e degli emocomponenti”, come disposto dall’articolo 20, comma 1, della l.219/2005; rende  necessario prevedere un importante riorganizzazione del servizio di raccolta sangue che garantisca una esigenza di standar qualitativi adeguati alle normative a beneficio della salute del Donatore e del paziente che riceve il DONO;

RILEVA

che la commissione preposta alla concessione dell’Accreditamento dei punti di  raccolta del sangue ha dovuto rispondere a 43 Requisiti Generali e a 74 Requisiti Specifici;

PREOCCUPATI

dell’esito di tale verifica che ha stabilito che su 49 strutture della nostra Provincia solo 19 hanno ottenuto l’Accreditamento, 11 hanno riscontrato Carenze Tecnologiche, mentre 19 sono state ritenute non idonee;

VERIFICATO

 che tali non idoneità sono riscontrabili nelle zone deboli del nostro territorio, la montagna, la pedemontana e la bassa;

CHIEDONO

al sig. Presidente dell’Amministrazione Provinciale anche nella sua qualità di Presidente della Conferenza Sociale Sanitaria Territoriale:

A)     quali iniziative intende intraprendere per mantenere l’articolatissima rete per la raccolta di sangue formata da donatori e da appassionati Dirigenti, testimoni di altruismo e solidarietà sociale, distribuita sul territorio provinciale , ora minacciata di essere esclusa dalla propria missione umanitaria;

B)     se ritiene possibile sostenere e accompagnare le varie strutture bisognose di adempimenti per assolvere ai vari requisiti Generali, strutturali, tecnologici e organizzativi accompagnandoli nell’assolvimento delle varie pratiche burocratiche e finanziarie;

C)    se ritiene fattibile mantenere in efficienza le attuali sedi operative quali punti di aggregazione e organizzazione associativa, ed adottare se già non esiste, una EMOTECA mobile interprovinciale per la raccolta del sangue, da mandare dove risiedono i donatori senza procurare nuove difficoltà agli spostamenti.

I Consiglieri Provinciali Barbara Zerbini e Manfredo Pedroni


Blog FIDENZA DI AMBROGIO PONZI : ” intervista a Manfredo “

18 febbraio 2014

giovedì 13 febbraio 2014

Intervista a Manfredo

Un po’ di chiarezza non guasta. Alcuni commenti ed anche messaggi diretti sono stati molto critici di fronte alla scelta di Manfredo Pedroni di aderire alla formazione Nuovo Centro Destra, decisione che ha suscitato risentite reazioni da parte di altri esponenti del disciolto PDL. 

Al di la di una condanna generica di questi attacchi quando toccano aspetti personali, crediamo doveroso ricordare che Manfredo è impegnato in politica da ormai 50 anni motivando sempre il suo impegno che così riassume: “il mio impegno è sempre stato di mettere al primo posto l’UOMO con i suoi bisogni partendo dai principi e valori della dignità della persona umana in aderenza a quei principi di umanesimo che hanno portato i cattolici ad operare in politica.” 
Continua poi “ho cercato di fare questo prima aderendo al partito della “Democrazia Cristiana” poi a “Forza Italia” e PDL, ora dopo l’accordo Berlusconi–Renzi, ho aderito al “Nuovo Centro Destra“. 
E’ stata una scelta personale, la più difficile in questo panorama politico che privilegia il carisma mediatico di pochi e discutibili personaggi, ci dice infatti: “nella scelta mi sono basato più sulle mie personali convinzioni e non seguendo calcoli di probabili successi  elettorali. In famiglia non mi preoccupo di convincere i miei famigliari, ma di educare a fare scelte in rapporto alle proprie tradizioni, alla propria cultura e all’esperienza di vita” ed ancora “ho sempre rispettato i miei “competitor“ per le convinzioni diverse delle mie, di conseguenza apprezzo mio figlio,  per il suo impegno gratuito e disinteressato, magari se tanti giovani si interessassero di politica-amministrativa in modo pulito per il bene comune non per i propri interessi, vedremmo un altro film”. 
Risponde così Pedroni ha chi ha cercato far pesare la diversa appartenenza politica di suoi familiari. 
Tornando poi all’argomento principale cioè la sua adesione al nuovo raggruppamento politico ci spiega che alla base di questa scelta stanno anche altre constatazioni che già ha avuto modo di spiegarci
“Vista l’esperienza delle Amministrazioni di Parma, Salsomaggiore e  Fidenza dove gli uomini che hanno diretto “Forza Italia” hanno messo al primo posto altri interessi voglio essere coerente con le mie motivazioni, quella non è più la mia casa. Non possono essere chiamati voltagabbana o traditori coloro che tirano la carretta in nome di un IDEALE e che non usano le istituzioni per i propri interessi personali contraddicendo in questo agli impegni assunti davanti  agli  elettori”  e prosegue “qualcuno dirà che è giunto il tempo di lasciare la politica attiva, forse è vero mi verrebbe da pensare, ma ai miei detrattori, più o meno improvvisati alla politica, consiglio di valutare il mio lavoro politico in questi ultimi anni. 
E’ semplice, basta digitare manfredopedroni.wordpress oppure cerca su Google Manfredo Pedroni”. 
Alla fine Manfredo ci congeda con le seguenti parole: “un grazie a Claretta, per la poesia. Claretta,maestra di vita e di buon senso, laureata all’università della convivenza umana”. Claretta infatti tramite questo blog ha dedicato a Manfredo questa poesia  Di Quirino Bernardi detto Pîr:
PULITICA
Di me frädèj, èl prim l’é sucialista
me sum un democratico-cristiàn,
èl ters a l’é un frevênt repüblicàn
e l’ültim l’é räbì pr’i cumünista.
Èl lita ca sücéda par la ca’
par via di parêr ch j’en tütt cunträri,
i fan tarmèr i védar e po’ j’armäri.
I pärulón ca scapa änsón n’äl sa.
Mo quand la mama da stèr là in cüžen’na,
la dîž ca gh’é ža prônt i täjädlén,
a fnissa tütt d’un cûlp e cme di gugnén,
sältùma, in blòcch, ädòss a la piätlen’na.
 
Pubblicato da 16:31  

Gazzetta: ” PEDRONI E ZERBINI TUTELIAMO IL DIALETTO “

10 febbraio 2014

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Blog FIDENZA di Ambrogio PONZI: CONSIGLIO PROVINCIALE del 29 gennaio c.a. O.d.G. ” SALVIAMO LA NOSTRA CULTURA, SALVIAMO I NOSTRI DIALETTI”

10 febbraio 2014

Salviamo i dialetti da tritacarne della politica.

Un importante passo verso la tutela e valorizzazione  dei dialetti come patrimonio storico e culturale è stata l’approvazione unanime del Consiglio Provinciale di Parma dell’ordine del giorno presentato dai Consiglieri Provinciali Manfredo Pedroni e Barbara Zerbini avente per oggetto la tutela del Dialetto come parte del patrimonio culturale. 
L’iniziativa di Pedroni e Zerbini era connessa all’abolizione della L.R.45/94 ed al conseguente abbandono di ogni iniziativa tesa alla valorizzazione del patrimonio rappresentato dai dialetti presenti nella Regione Emilia – Romagna. 
I promotori chiedevano pertanto che venisse rivista l’assurda decisione di abolire la citata legge regionale e che la Provincia da parte sua si attivasse in tal senso.
Un parere veniva chiesto anche a Claretta Ferrarini, studiosa dei dialetti e del dialetto borghigiano che da parte sua sirammaricava profondamente “perché, ogni giorno di più, la cultura e la conoscenza vengono spinte verso un burrone dal quale non sarà possibile risalire”, aggiungendo che “conoscere il dialetto e impararne la traduzione italiana, diventa un arricchimento linguistico senza pari e noi, in Italia, possiamo contare su un patrimonio di varietà dialettali simile solo all’India. Attualmente, siamo ricchi quasi esclusivamente di dialetti, di varietà culinarie, di antichi monumenti e dobbiamo puntare su queste cose per salvaguardare la nostra identità”.
Come abbiamo detto il Consiglio Provinciale ha fatto sua questa battaglia fornendo ai promotori una risposta positiva illustrata nella seduta del 29 gennaio dall’assessore provinciale Giuseppe Romanini durante la trattazione dell’ordine del giorno “Salviamo la nostra cultura, salviamo i nostri dialetti”. Pur nel riconoscimento delle difficoltà di bilancio che hanno costretto l’ente Regione a “passare nel tritacarne” molte leggi precedentemente finanziate tra le quali la nominata L.R.45/94 l’assessore Romanini ha assicurata il Consiglio Provinciale che l’argomento verrà riaffrontato a brevissimo tempo entro il mese di febbraio dall’assessore regionale.
Nella conclusione del suo intervento l’assessore Romanini con soddisfazione dichiara che “questo va nel senso giusto” di una soluzione che tiene conto dell’importanza culturale dei dialetti ma anche della finora esigua destinazione di risorse garantite dalle leggi regionali che s’intendevano abrogare.
Altrettanto soddisfatti i consiglieri provinciali Zerbibi e Pedroni, quest’ultimo tuttavia si limita a dichiarare” ritengo che l’O.d.G. abbia centrato l’obiettivo”.

Interrogazione Verbale : ” DETENUTI PROTOCOLLO ERRANI – CANCELLIERI “

1 febbraio 2014
9/01/2014 INTERROGAZIONE VERBALE N. 9 DEL 29.01.2014, FORMULATA DAL CONSIGLIERE MANFREDO PEDRONI DURANTE LA SEDUTA DI CONSIGLIO PROV.LE DEL 29.01.2014, AVENTE AD OGGETTO: “RICHIESTA INFORMAZIONI CIRCA UN PROTOCOLLO SIGLATO TRA LA REGIONE EMILIA ROMAGNA E IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA IN MERITO ALLE PERSONE DETENUTE NELLE CARCERI”

Gazza: ” LETTERA AL DIRETTORE Del Sig. SERGIO BOTTAZZI di MARZANO di TERENZO. ( GRAZIE )

30 gennaio 2014

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Gazza: ” LETTERA AL DIRETTORE, OLIGARCHIA O DEMOCRAZIA “

25 gennaio 2014

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