PROPOSTA PER CREARE RISERVE TURISTICHE DI PESCA

18 agosto 2010

                       Parma , 10 agosto‘10 

Al Presidente

Dell’Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

All’Assessore

 alla Fauna Sevatica e Ittica

Dott. Ugo Danni 

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA CONSILIARE

Oggetto: “ PROPOSTA  PER  CREARE  RISERVE  TURISTICHE  DI  PESCA ”

I sottoscritti consiglieri provinciali Manfredo Pedroni, Daniele Reverberi, Simone Orlandini,

PREMESSO

che le Regioni Liguria, Lombardia e Piemonte hanno normativamente provveduto a individuare la costituzione di riserve turistiche di pesca sportiva nelle acque interne;

RILEVATO

che la Regione Liguria ha autorizzato le Province a individuare le riserve turistiche, con facoltà di affidare la gestione preferibilmente a organismi associativi senza fini di lucro mediante apposite convenzioni, coinvolgendo le Comunità Montane. La Provincia Ligure  di riferimento disciplina la pesca nelle riserve turistiche prevedendo il rilascio di un permesso a pagamento, fermo restando l’obbligo della licenza di pesca, mentre i proventi della gestione sono in prevalenza utilizzati per le immissioni di materiale ittico, la sorveglianza e le spese di organizzazione.

che in Piemonte, invece vengono definiti i criteri di individuazione delle zone turistiche di pesca che possono essere date in concessione per la gestione in via prioritaria a comuni, a organizzazioni piscatorie riconosciute o ai soggetti gestori dei bacini di pesca.

che la Regione Lombardia ha incaricato la Provincia di affidare a Comuni, Comunità Montane o associazioni qualificate di pescatori dilettanti o professionisti, preferibilmente consorziate, la gestione di tratti di corpi idrici classificati ai fini di pesca.

CONSIDERATO

che mai come oggi risulta essere fondamentale importanza valorizzare l’attività della pesca sportiva nelle acque interne in quanto reale e importante risorsa di locale crescita sociale, di effettiva tutela ambientale e di rilevante sviluppo economico per  le valli della nostra Provincia nelle quali  scorrono fiumi e torrenti, quali il Taro, il Ceno, il Parma, l’Enza e lo Stirone.

CHIEDIAMO  ALL’AMMINISTRAZIONE  PROVINCIALE  DI  PARMA

1)    se ritiene fattibile la proposta di istituire “Riserve Turistiche di Pesca” con l’intento di valorizzare il nostro territorio di montagna;

2)    se ritiene opportune intraprendere una azione politica presso la Regione Emilia Romagna al fine di aggiornare la legge regionale n°. 11 del 22 febbraio 1993 “Tutela e sviluppo della fauna ittica e regolazione della pesca, di modificare la successiva legge regionale n°.38 del 13 novembre 2001;

3)    se ritiene opportuno introdurre nella legislazione regionale, apposite norme le quali in sinergia con le altre già vigenti, diano facoltà alle Province, qualora ne facciano richiesta, a Comuni o a associazioni qualificate di pescatori dilettanti o professionisti, di affidare la gestioni di tratti di corpi idrici classificati ai fini della pesca;

4)    se ritiene opportuno affidare la gestione locale delle “Riserve Turistiche di Pesca” direttamente ai Comuni rivieraschi o alla Comunità Montane o alle associazioni qualificate di pescatori, proprio a fronte delle peculiari conoscenze, competenze, dell’infaticabile impegno e della vivissima sensibilità ambientale per avere una maggiore e puntuale tutela dei nostri fiumi e torrenti, del nostro territorio.+

I consiglieri provinciali Manfredo Pedroni, Daniele Reverberi, Simone Orlandini,

 


L’INFORMAZIONE : “IL SINDACO CHIUDE LA SCUOLA DI OZZANO ” ( I°. parte )

17 agosto 2010


L’INFORMAZIONE : “IL SINDACO CHIUDE LA SCUOLA DI OZZANO ” (II°. parte )

17 agosto 2010

  


GAZZETTA : ” LA SCUOLA DI OZZANO NON DEVE CHIUDERE ” ( I° parte )

16 agosto 2010


GAZZETTA : ” LA SCUOLA DI OZZANO NON DEVE CHIUDERE ” (II°. parte )

16 agosto 2010


OZZANO TARO IL SINDACO CHIUDE LA SCUOLA

16 agosto 2010

Parma , 14 agosto’10 

Al  Presidente

dell’ Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli 

All’Assessore

Politiche Scolastiche

Dott. Giuseppe  Romanini

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ OZZANO  TARO  IL  SINDACO  CHIUDE  LA  SCUOLA ”

I sottoscritti Consiglieri Provinciali Manfredo Pedroni, Gian Luca Armellini, Daniele    Reverberi,

PREMESSO 

Il dibattito  tuttora in corso nelle diversi sedi scolastiche e istituzionali sulla riforma “Gelmini”, che coinvolge le famiglie, il personale docente e gli amministratori locali.

La strumentale interpretazione fatta dagli amministratori della sinistra italiana non aiuta certo una corretta applicazione di questa opportuna riforma scolastica.

Il tentativo di amministratori di sinistra di fare un “terrorismo politico” affermando che detta riforma chiude le scuole di montagna si sta rivelando una menzogna non più sopportabile, inganna i genitori e gli insegnanti, rivelandosi una colossale strumentalizzazione.

RILEVATO 

che la riforma “Gelmini” tutela i punti di erogazione del servizio scolastico di montagna preservandoli da ogni tentativo di soppressione, assicurando la loro esistenza attraverso la conferenza – accordo  fra Stato e Regioni;

PREOCCUPATI

–       della chiusura del punto di erogazione del servizio scolastico della scuola primaria nella frazione di Ozzano Taro in comune di Collecchio attuata dal sindaco Paolo Bianchi del partito Democratico;

–       dell’impoverimento culturale della suddetta frazione, delle difficoltà procurate alle famiglie per il trasporto dei bambini ( già pendolari a 6 anni ) nella frazione di Gaiano;     

CHIEDIAMO  ALL’AMMINISTRAZIONE  PROVINCIALE

come spiega le critiche alla riforma “Gelmini” in particolare quando si fa riferimento alla supposta minaccia contenuta in detta riforma della chiusura delle scuole di montagna per poi caldeggiare la chiusura della scuola di primo grado a Ozzano;

quali nobili argomentazioni vengono edotte per giustificare tale risoluzione;

come è possibile trasferire da una frazione la scuola primaria quando vi sono due sezioni di scola materna presenti che garantiscono in futuro la bisogno della scuola primaria;

all’origine di tale discutibile scelta amministrativa vi sono forse motivi di assetti urbanistici per una migliore qualità della vita nelle due frazioni ?

se non le sembra contraddittorio da un lato accusare il Ministro Gelmini di voler chiudere le scuole di montagna, per poi avere un sindaco del partito Democratico che alla prima occasione chiude un punto di erogazione del servizio scolastico dell’istruzione primaria in una frazione di Collecchio.

I Consiglieri Provinciali Manfredo Pedroni, Gian Luca Armellini, Daniele Reverberi,


GAZZETTA : ” TRENI REGIONALI ANCORA AUMENTI INSPIEGABILI “

2 agosto 2010