GIORNATA DELLA MEMORIA PARMA 26 Gennaio 2012

26 gennaio 2012

Parma  Auditorium  Arrigo  BOITO 26 gennaio 2012, Giornata della MEMORIA

Seduta congiunta: Commissario del Comune  di Parma e Consiglio Provinciale

A nome del Consiglio Provinciale di Parma e del Presidente Dott. Mario De Blasi – oggi assente per giustificati motivi –  che ho l’onore di rappresentare,  porgo un saluto deferente a  Sua Eccellenza il sig. Prefetto dott. Luigi Viana,    ……… al Commissario del Comune di Parma dott. Mario Ciclosi,  alle Autorità Religiose, Civili, Scolastiche e Militari  del Comune e della Provincia, al Presidente del Consiglio di Amministrazione  Avv.  Mora, al Direttore M° Cappello ed agli Insegnanti ed agli Allievi di questo prestigioso Conservatorio di Musica, che ci ospita ed a tutti i presenti che con la loro partecipazione dimostrano viva sensibilità  e senso civico in questa giornata della Memoria.

Salutiamo tutti gli ex-partigiani  e i militari con  le  associazioni che  li rappresentano. Che ci hanno liberato dal fascismo e dal nazismo

Rivolgiamo in questa circostanza un particolare saluto ai cittadini di Parma di origine EBRAICA ed alle  loro associazioni Porgiamo infine con ammirazione un saluto a tutti coloro che desiderano ed operano seriamente e sinceramente per la costruzione della pace.

Per NOI Consiglieri questa circostanza è estremamente significativa perché sentiamo il dovere che la memoria, venga consegnata intatta, nella sua verità storica alle giovani generazioni.

PERCHE’  DOMANI DOVRANNO  ESSERE LORO A  CARICARSI  DEL  PESO DI  TRAMANDARE  IL  DRAMMA  DELLA  SHOAH  AI  LORO  FIGLI.

La memoria dell’Olocausto come strumento per riflettere sui doveri e i diritti di tutti.

La memoria della SHOAH come scelta morale.

Un impegno contro tutte  le violazioni dei diritti umani.

Con la legge 20 luglio 2000, l’Italia riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di AUSCHWITZ, il giorno della memoria,

al fine di ricordare la SHOAH, lo sterminio del popolo ebraico.

Dal 2002, per volere dei Ministri dell’educazione,  il Consiglio dell’Europa ha istituito la giornata della Memoria, da celebrarsi nelle scuole degli stati membri.

Anche l’ONU, nel novembre 2005, grazie anche all’impegno del Governo Italiano, ha scelto questa data per la giornata mondiale della SHOAH.

“SHOAH” in ebraico significa “CATASTROFE, DISTRUZIONE” e si riferisce al periodo che va dal 1933 al 1945, gli anni della persecuzione razziale NAZISTA e FACISTA.

Ora noi italiani siamo fieri dell’art. 3 della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, dopo la tremenda guerra mondiale : “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali “.

E noi italiani, e a maggior ragione noi cristiani,  auspichiamo che  tutti gli uomini, in ogni parte del mondo, possano riconoscersi in questo principio.

Noi abbiamo la responsabilità di diffondere, soprattutto fra le nuove generazioni,  la cultura dei DOVERI, dei DIRITTI e della DIGNITA’ di ogni ESSERE UMANO,  per evitare che eventi come quello della SHOAH si ripetano.

AUSCHWITZ e BIRKENAU sono  i luoghi  di sterminio più conosciuti nella storia dell’umanità, simbolo della SHOAH, del genocidio, del terrore .

Ad AUSCHWITZ, in Polonia, il più grande campo di concentramento dei territori occupati dai nazisti, fu sterminato un terzo dei circa sei milioni di Ebrei.

Nel settembre 2005 mi sono recato in pellegrinaggio ad AUSCHWITZ  e BIRKENAU, il luogo di stermino più conosciuto nella storia dell’umanità, simbolo della SHOAH, del genocidio, del terrore .

Occorrerebbe  andare tutti fisicamente o almeno idealmente  in pellegrinaggio ad Auschwitz, soprattutto quando in noi prevale un atteggiamento di meschinità e di rivalsa.

La giornata della memoria deve essere un’occasione di riflessione su un evento che ha dimostrato che  l’essere umano può trasformarsi in belva sanguinaria.

Significative le parole del nostro presidente della Repubblica NAPOLITANO:

“ Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la SHOAH, non dimentichiamo gli orrori dell’antisemitismo, anche se travestito da antisionismo” che è ancora presente in alcune dottrine,

e va contrastato qualunque forma assuma “.

“ Il rischio, che si avverte, guardando il dibattito nel mondo è che ci sia una possibilità di dimenticare, il rischio dell’oblio, che tanti giovani che non hanno conosciuto possano non sapere e non capire.

L’impegno delle istituzioni, della politica, ambisco di tutta la politica, è quello di non dimenticare questa fase cosi orrenda della nostra storia”

Grazie Eccellenza sig. Prefetto per la consegna delle Medaglie d’Onore che Ella effettuerà domani a cittadini parmensi segnalatisi per la loro fedeltà alla patria durante la loro prigionia nei lager tedeschi, giusto riconoscimento da parte dello stato ai propri figli prediletti, che conferma Parma  terra di Patrioti.

Dopo le celebrazione fatte in comune, in Prefettura, quest’anno si è scelto di celebrare questa giornata della Memoria, oggi,  QUI,  presso  l’Auditorium Arrigo Boito per fare Memoria delle deportazioni avvenute di Insegnanti di questo Istituto di Parma.

Grande è il significato di questa nostra presenza, qui ,oggi, a rendere Testimonianza di quanto avvenuto in questo luogo di Cultura,  del Sapere, del Conoscere dedito alla formazione e preparazione della futura classe dirigente della società della nostra patria.

Sorge naturale un interrogativo: perché il regime Nazista con particolare dovizia, ferocia e con scrupolo si preoccupò di stroncare la cultura, la futura classe dirigente, del popolo che intendeva sottomettere?

Le deportazioni degli insegnanti dell’Istituto Boito non furono le sole nella città di Parma, ma in altre scuole della città e provincia, nell’università vi furono arresti e deportazioni.

Si, questa era la strategia  Nazista: eliminare “l’intellighenzia” di un popolo per poterlo sottometterlo facilmente perché rimaneva senza guida, senza riferimenti riconoscibili come parte di esso.

Vale la pena ricordare in questa circostanza le deportazioni fatte in Polonia all’Università di Varsavia, Cracovia e Leopoli.

Rendere omaggio al regista Andrezj Wajda che con il film “KATYN” descrive e ci rende partecipi dell’atrocità degli arresti, avvenuta all’Università di Cracovia, della deportazione dei professori  nei campi di concentramento fatto dalle SS Naziste il 6 novembre 1939.

Le Scuole, le Università i luoghi del Conoscere del Sapere erano bersaglio delle SS Naziste per stroncare qualsiasi resistenza che trovasse ispirazione dai principi e valori del popolo.

Non a caso segnaliamo la resistenza intellettuale per eccellenza: quella fatta e organizzata dagli studenti dell’Università di Monaco di Baviera che diedero vita al movimento “ La Rosa Bianca”, con diversi internati e fucilati.

Un sentito ringraziamento va oggi a tutti quei registi come Wajda, che hanno voluto tramandarci con i loro film veri e insostituibili documenti , della nostra storia, formando una nutrita cineteca che andrebbe valorizzata e diventare materia scolastica, se non didattica almeno culturale.

Noi Consiglieri Provinciali proponiamo che nei prossimi anni questa giornata della Memoria si possa celebrare anche nelle altre istituzioni scolastiche della provincia, per ricordare e valorizzare  i fatti storici li accaduti.

Noi rivolgiamo Un invito a insegnanti ed educatori a elaborare,o a continuare a realizzare  progetti educativi volti a rendere la Giornata della Memoria un’occasione per riflettere sulle scelte morali e sull’intento civile a favore dei doveri e dei diritti di tutti, affrontando anche temi scabrosi come quello del negazionismo.

Segnaliamo, in particolare il progetto, sostenuto dall’ Amministrazione  Provinciale e Comunale, denominato : “Il treno per AUSCHWITZ”  e realizzato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, che ha pubblicato anche   il bellissimo libro-diario “Letture di un ritorno, un treno per Auschwitz -24-29 gennaio 2009”.

E’  la cronaca di un pellegrinaggio ad Auschwitz, con riflessioni e documentazione fotografica di studenti e insegnanti, che offre  la possibilità ai nostri ragazzi  di percorrere qui  i sentieri del  patibolo, vivendo sensazioni che non possono lasciare indifferenti e  di constatare  con i propri occhi fatti realmente accaduti.

Noi ci auguriamo che questa iniziativa possa essere estesa anche alle altre scuole della provincia e non solo a quelle del capoluogo.

Noi auspichiamo infine – ed anche la Provincia se ne potrebbe fare carico- che tutte le scuole e  le relative biblioteche siano dotate di testi, di sussidi didattici,  audiovisivi ed informatici,   su questi temi, affinché Docenti ed alunni abbiano occasione di riflettere – spesso e a lungo – sul valore della democrazia e della  libertà.

TUTTI  GLI  UOMINI  NASCONO LIBERI E UGUALI   IN   DIGNITA’,   DOVERI  E   DIRITTI.

Il bilancio di questi anni, NON E’ certamente POSITIVO.

Troppi popoli hanno sofferto e ancora oggi si verificano episodi di GENOCIDIO;

in Europa siamo stati testimoni di uomini SCELLERATI  che, in nome di una ideologia con l’abuso del potere hanno cercato di distruggerela Dignitàdi intere nazioni.

LA  SHOAH CI RICORDA IN CONTINUAZIONE CHE NON PUO’ ESISTERE UNA UMANITA’ SENZA  DIO.

Il ricordo delle vittime deve  portare la ragione  a riconoscere il male come male e rifiutarlo;

suscitare in noi il coraggio del bene,.

Rendendo omaggio a questo luogo di cultura e formazione,

Concludo rivolgendomi da CRISTIANO agli EBREI con le parole del professore  all’Università di Cracovia il cardinal  Karol Wojtyla il Santo Padre  PAPA GIOVANNI PAOLO II, che li chiama  “I FRATELLI MAGGIORI “

per esprimere  OGGI,  QUI,  ORA,  SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE

per le dichiarazione del capo di stato dell’IRAN e di HAMAS che vogliono e auspicano la distruzione dello STATO di ISRAELE, ( quello auspicato da Hitler)

parole da NAZISTI,    da TERRORISTI  NON  DA  STATISTI,

ISRAELE HA IL DIRITTO SACROSANTO AD AVERE  IL  PROPRIO  STATO.

SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE al popolo ebraico che ancora oggi vive in  stato di precarietà e all’orizzonte sembra ancora lontana la PACE.

NOI tutti siamo chiamati a VIGILARE,

le NAZIONI  debbono ADOPERARSI per costruirela  PACE  nel  MONDO,

per il rispetto dei DOVERI e dei DIRITTTI  UMANI  DI  OGNI  UOMO.

MAI PIU’ LA SHOAH

MA PIU’ ANTISEMITISMO!

MAI PIU’ ANTISIONISMO!

MAI PIU’LA SHOAN!

SHALOM!        PACE!

Manfredo Pedroni Vice Presidente Consiglio  Provinciale di Parma


CONSIGLIO PROVINCIALE 27 ootobre 2010 ( INTERVENTO A NOME DEI GRUPPI CONSIGLIARI DELL’U.D.C. DELLA LEGA NORD e POPOLO DELLE LIBERA’ CONVOCATO PER RENDERE OMAGGIO ALLA BEATE ANNA MARIA ADORNI

28 ottobre 2010

Parma 27 ottobre 2010

BEATA  ANNA  MARIA  ADORNI 

Permettetemi un doveroso ringraziamento per la preparazione di questo Consiglio Provinciale dedicato alla Beatificazione di Anna Maria Adorni, all’Assessore Marcella Saccani che ci ha fornito il materiale per documentarci, sulla vita e le opere della Beata e fornendoci gli spunti per i nostri interventi:

Grazie Assessore.

Leggendo la documentazione in nostro possesso mi sono posto una domanda: “L’esperienza di vita della Beata Anna Maria è valida ancora oggi dopo due secoli ?”

La risposta è SI, nell’intervento cercherò di mettere in evidenza quello che possiamo copiare oggi.

Dal 3 ottobre scorso il popolo della Provincia di Parma può vantare una nuova Beata: ANNA  MARIA  ADORNI  che si va ad  aggiungere ai già Beati: Guido Maria Conforti, Beatificato il 17 marzo del 1996, al Cardinal Andrea Carlo Ferrari, Beatificato il 10 maggio del 1987, alla Madre Superiore della Congregazione delle Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù, Maria  Eugenia Picco, Beatificata il 7 ottobre 2001.

In questa gioiosa circostanza non possiamo dimenticare i Venerabili: Padre Lino Maupas  del quale noi tutti conosciamo le  grandi opere di amore verso i parmigiani;  Agostino Chieppi Fondatore delle Piccole Figlie assieme ad Anna Micheli; Madre Lucrezia Zileri dal Verme Seconda Fondatrice della Congregazione delle Suore Orsoline Missionarie del Sacro Cuore di Gesù.

Non possiamo inoltre non citare i Servi di Dio, Don Dario Porta, Giancarlo Rastelli, Don Giovanni Bernini e Celestina Bottego.

Con grande emozione e commozione ho partecipato in Cattedrale di “ Santa Maria Assunta ” di Parma al Rito di Beatificazione della Venerabile ANNA  MARIA  ADORNI  Fondatrice delle Ancelle dell’Immacolata di Parma e dell’Istituto del Buon Pastore, nata a Fivizzano ( MS ) 1805 ricongiuntasi al Padre a Parma nel 1893.

Tale Cerimonia è stata Presieduta da Sua Ecc. Rev.ma Mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Delegato del Sommo Pontefice Benedetto XVI.

Era la prima volta che presenziavo al un Rito di Beatificazione, mi sono particolarmente emozionato alla lettura della Lettera Apostolica letta dal prefetto con la quale il Papa dichiara:

“ Concediamo che la Venerabile Serva di Dio Anna Maria Adorni, SPOSA,  MADRE, VEDOVA e Fondatrice della Congregazione delle Ancelle dell’Immacolata di Parma, che spese la sua vita nella carità, donandosi alle persone più emarginate d’ora in poi sia chiamata Beata ”.

La prima riflessione:

le porte della Santità sono aperte a Tutti, l’unico metro è la CARITA’ verso le persone più emarginate, Anna Maria intraprese un cammino di Carità e sollievo specialmente con le carcerate, ( nell’ottocento la vita nelle carceri era assai dura al limite della sopravvivenza, senza nessun diritto o rispetto alla totale mercé dei carcerieri che esercitavano ogni sopraffazione ).

Per le carcerate Anna Maria fu in Cristo madre e sorella. Le avvicinava con umiltà, le ascoltava con affabile serenità, le consolava con parole  ed aiuti, le ammaestrava con gli insegnamenti della Fede, le innalzava con la speranza e la preghiera alle cose celesti, in modo tale che il carcere sembrava cambiato in un convento.

Questo comportamento non passò inosservato alla Parma Bene di quel tempo, che vedevano Anna Maria sempre trafelata correre per le vie di Parma a raccogliere i doni da portare alle carcerate. Molte signore, attratte dai suoi esempi ( quanto è importante l’esempio, la testimonianza che attrae gli animi più sterili e indifferenti, ma attenti ), vollero unirsi a Lei in quest’opera di carità.

Anna Maria fondò:“L’Associazione  Pia Unione delle Dame Visitatrici delle Carceri” riconosciuta dal Vescovo di Parma ( Anna Maria agì sempre in unione con il proprio padre spirituale e la Chiesa nella persona del Vescovo ) ed approvata dalla Duchessa Maria Luigia d’Austria, lo scopo dell’associazione era di dare assistenza spirituale e materiale alle detenute.

Superando innumerevoli difficoltà, sollecitata dai bisogni delle donne dimesse dal carcere e dalle fanciulle disagiate e orfane, Anna Maria fondò l’opera del “ Buon Pastore ”,che  trovò sede nell’antico convento dedicato a San Cristoforo.

Scorrendo la biografia di Anna Maria Adorni non si può trascurare l’aspetto determinante della sua vocazione. Nata da genitori cristiani che vollero educare la loro unica figlia secondo gli insegnamenti della Fede, preoccupati della sua formazione non le facevano mai mancare le letture da dove apprese  delle attività di evangelizzazione dei missionari, costruendo nella piccola bambina il desiderio di diventare ella medesima missionaria portatrice della carità e della parola di Dio.          Quanto bisogno c’è oggi di famiglie che educano i propri figli secondo un progetto di vita rispettoso della dignità umana? Quanto dobbiamo imparare dalla vita dei Santi per noi e per l’umanità intera? Noi genitori ci preoccupiamo di cosa leggono i nostri figli ? Siamo contenti quando sono davanti al televisore o al computer, perché non ci disturbano, ma siamo certi che quello che vedono o ascoltano contribuisce alla loro corretta formazione ?

Anna Maria “SPOSA” e “MADRE”:

A 19 anni si unisce in matrimonio al dott. Antonio Domenico Botti dopo tre mesi dovette subire la morte della mamma,  dopo pochi mesi subì una altra tragedia la morte del primo figlio. L’angoscia fu grande, ma l’amore dei coniugi e la prospettiva di altri figli, fu l’aiuto a superare le difficoltà.

 Con il marito era affettuosa, soleva affermare “Basta volersi bene, Tutti i mariti sarebbero buoni se le mogli fossero sempre ossequenti e pronte ad accontentarli in tutto ciò che non è male”.

Il marito prima di morire soffri per cinque mesi nel suo letto,  sempre assistito da Anna Maria, che mentre ne curava il corpo, ne affidava lo spirito a Dio con discrete parole di fede e con preghiere recitate assieme.

Alla morte del marito rimase sola con quattro figli, li educò alla carità, li abituò alle buone maniere e soprattutto alla compassione per i poveri, a fare l’elemosina ai più miseri, diceva loro di non dare il pane raffermo, ma quello fresco che forse i poveri non mangiano mai.

Anna Maria “ VEDOVA ”:

Dopo la morte del marito si affannò a tirar avanti la famigliola con quella poca pensione.

Non  c’era  modo  di  far  lavori  retribuiti  e  bisognava  economizzare  al  massimo, economizzare  e confidare in Dio .

Moltiplicava le preghiere, nasceva in Lei il desiderio di fondare Monasteri, ma capiva che era madre sola con quattro figli e si confidava con il proprio confessore per capire quale era la sua strada, il quale senza mezzi termini indicò che prima cerano i figli, poi si doveva “accontentare” di visitare qualche ammalato.

Dopo gli ammalati fu consigliata sempre dal proprio confessore di visitare il carcere femminile due o tre volte la settimana, per fare un po’ di dottrina cristiana alle carcerate.

 Il carcere, “un ricettacolo di tutte le malfattrici dello Stato, colpevoli di furti, di infanticidi e di cose del genere, femmine che si sono date a una vita licenziosa, e che sono purtroppo la rovina di molte altre”. Cosi lo definiva Anna Maria.

La desolazione del luogo, la miseria e il disordine che vi regnavano, suscitarono in Lei sentimenti di pietà, ma più di tutto l’affiggeva, nella sua fede profonda, il pensiero della rovina morale in cui si trovavano quelle povere donne.

In breve tempo molte di quelle donne si pentirono e il carcere cominciò a risuonare di canti sacri, come costatò il direttore del carcere, che riconobbe l’opera di conversione di Anna Maria.

Ben presto capì che da sola non riusciva a soddisfare i bisogni delle carcerate, fu all’ora che  fondò l’Associazione delle “ Visitatrici ”.

Anna Maria “ Fondatrice ”:

La vedova era intenta solo a fare del bene alle povere recluse e alle ricoverate. In quell’anno 1852 la angustiava il fatto che qualcuna vedeva avvicinarsi il termine della condanna e non sapeva dove andare una volta uscita dal carcere. Costretta  dagli avvenimenti, si trovò nella necessità di assistere le giovani che uscivano dal carcere e a dare inizio a un’opera a cui non aveva pensato, quella che chiamerà “Casa di Riabilitazione”, e a un’istituzione di persone dedicate all’opera stessa.

Madre Anna Maria Adorni cosi dora in poi si chiamerà. perché delle ravvedute era divenuta la vera madre.

A Lei stava a cuore soprattutto il buon andamento di quella casa e la formazione spirituale delle giovani, Le amava di amore materno e le formava alla virtù, iniziandole anche alle faccende domestiche, ai lavori di cucito e a tutte quelle attività pratiche che potevano tornare utili a una giovane che volesse entrare a servizio di una famiglia o prepararsi al matrimonio.

Nel 1857, consapevole che l’opera di rieducazione delle bambine e giovani trascurate dai genitori e sempre per strada diventava sempre più impegnativa per il continuo aumento del numero delle assistite, con l’approvazione di mons. Vescovo, fece entrare nella casa altre sette compagne che da gran tempo aspettavano di unirsi a Lei, avendo il Signore dato loro la stessa vocazione. Da quel giorno si diede inizio alla “Corporazione Religiosa”.

Madre Anna Maria Adorni affida alla Madonna la giovane comunità, nomina e costituisce Superiora e Padrona della Comunità la stessa Vergine Maria.

Oggi l’opera di Madre Anna Maria  Adorni continua con le Ancelle dell’immacolata  qui a Parma nella nuova sede dell’Istituto “Buon Pastore”, con rinnovato slancio per rispondere alle nuove esigenze della società.

Vengono ospitate ragazze e donne provenienti dalle più svariate nazionalità, bisognose di accoglienza, sostegno e protezione a causa di gravi situazioni e disagi sociali.

Una parte dell’Istituto, è adibito al Centro di Aiuto alla Vita che dà speranza e sicurezza a tante mamme in difficoltà.

Da questa casa partono ogni giorno le Ancelle a visitare i carcerati, ammalati o a farsi incontro a qualche situazione penosa.

Le Ancelle figlie di Madre Adorni sono presenti  a Bucarest in Romania, dove insegnano catechismo nella scuola dei bambini Italiani e si occupano dell’assistenza delle ragazze e dei ragazzi di strada.

Permettetemi di chiudere questo mio intervento con le parole delle figlie di Madre Anna Maria Adorni:

“Vorremmo che la nostra esperienza fosse condivisa da tante giovani e giovani, possa far nascere in ognuno di loro il desiderio di alzarsi al mattino con un proposito nuovo, con la voglia di dire: – Anch’io posso essere utile a qualcuno, anch’io posso giocare la mia vita, ben sapendo che il segreto della gioia sta nel rischio di amare-. Si, perché l’amore è davvero l’unica, grande avventura della vita”.

Guardando le Ancelle, non si può non notare quanto siano sempre sorridenti e serene, attraverso di loro incontriamo la gioia di vivere, la speranza di andare avanti sempre e comunque, grazie di esserci.

 

Il vice Presidente del Consiglio Provinciale Manfredo Perdoni

 

 


PARMA 27/1/2010 GIORNATA DELLA MEMORIA : CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE IN SEDUTA CONGIUNTA

27 gennaio 2010

Parma Municipio 27.01.2010

Seduta congiunta Consiglio Comunale di Parma Parma Municipio 27.01.2010 

 Signori presidenti del Consiglio comunale e provinciale, signori consiglieri,

Saluto con deferenza Autorità civili e militari, del Comune e della Provincia,

Un particolare saluto rivolgo ai cittadini di Parma di origine EBRAICA con le loro associazioni e ai partigiani in rappresentanza delle loro associazioni , QUI convenute.

Un sentito ringraziamento alle forze armate alleate e ai partigiani europei che con il loro sacrificio ci hanno liberato dal NAZISMO.

 Oggi 27 gennaio 2010, bene ha fatto sua Eccellenza il sig. Prefetto, in questa giornata della memoria consegnare ai famigliari la “MEDEAGLIA ALLA MEMORIA” PER GLI INTERNATI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO, ai cittadini italiani. per ricordare il pittore fidentino ettore  ponzi.

 NOI qui convenuti, per la decima volta celebriamo qui a Parma, in seduta congiunta Consiglio Comunale e Consiglio Provinciale, il giorno della memoria, intervengo in rappresentanza dei gruppi di minoranza dall’Amministrazione Provinciale.

 Per me questa circostanza è estremamente significativa perché sento il dovere che la memoria, venga consegnata intatta, nella sua verità storica alle giovani generazioni.

SI, IL DOVERE CHE LA MEMORIA VENGA CONSEGNATA INTATTA NELLA SUA VERITA’ STORICA ALLE GIOVANI GENERAZIONI, PERCHE’ DOMANI DOVRANNO ESSERE LORO A CARICARSI DEL PESO DI TRAMANDARE IL DRAMMA DELLA SHOAH AI LORO FIGLI.

 La memoria dell’Olocausto come strumento per riflettere sui doveri e i diritti di tutti.

La memoria della SHOAH come scelta morale. Un impegno contro tutte le violazioni dei diritti umani,  Un invito a insegnanti ed educatori a elaborare progetti educativi volti a rendere la memoria un’occasione per riflettere sulle scelte morali e sull’intento civile a favore dei doveri e dei diritti di tutti. La scuola è bene che proponga incontri con i testimoni sopravvissuti per affrontare tematiche complesse come il negazionismo e il rapporto con la memoria. Attraverso le testimonianze cercare di trasmettere ai ragazzi la forza di credere in se stessi.

 Mi sono soffermato sul concetto di trasmettere la memoria perché sono rimasto profondamente scioccato per il furto-profanazione ad Auschwitz dell’insegna “ ARBEIT MACHT FREI ” ( “ IL LAVORO RENDE LIBERI ” ) che sovrasta i cancelli d’ingresso al campo di sterminio. L’iscrizione ha un profondo significato per gli ebrei come per i non ebrei come simbolo dell’oltre milione di vite perdute a Auschwitz.

E’ UNA PROFANAZIONE VERGOGNOSA.

 Questo scempio interroga tutti gli europei sulla saldezza dei nostri valori e ci chiede di non sottovalutare i rischi di un nuovo imbarbarimento. Gli autori di tale profanazione, la tomba di un milione di persone innocenti, non hanno commesso un semplice furto, ma erano consapevoli di commettere un abominevole sfregio alla memoria?

Grazie a Dio la settimana scorsa dopo il recupero da parte della gendarmeria polacca è tornata al suo posto, come monito alle generazioni future.

 Con la legge 20 luglio 2000 l’Italia riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di AUSCHWITZ, il giorno della memoria, al fine di ricordare la SHOAH, lo sterminio del popolo ebraico. Nel testo si ricordano le leggi razziali, la persecuzione italiana degli Ebrei, i campi di concentramento di Fossoli di Carpi, Bolzano – Gries, la Risiera di San Saba e altri, le deportazioni, la prigionia e quanti, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno protetto e salvato i perseguitati.

Anche l’ONU, nel novembre 2005, grazie anche all’impegno del Governo Italiano, ha scelto questa data per la giornata mondiale della SHOAH.

 Ricordiamo pure che dal 2002 per volere dei ministri dell’educazione il Consiglio dell’Europa ha istituito la giornata della Memoria dell’olocausto e della prevenzione dei crimini contro l’umanità da celebrarsi nelle scuole degli stati membri. “SHOAH” in ebraico significa “CATASTROFE, DISTRUZIONE” e si riferisce al periodo che va dal 1933 al 1945, gli anni della persecuzione razziale NAZISTA.

 Oggi, qui ora, senza dimenticare le sofferenze del popolo palestinese, non possiamo affermare che la Shoah, è effettivamente terminata. Le farneticanti parole del presidente Iraniano e del capo palestinese Hamas, che promettono la distruzione del popolo israeliano e che dichiarano che lo stato di Israele non deve esistere, ripetono le parole di Hitler.

 La giornata della memoria deve essere un’occasione di riflessione su un evento che ha dimostrato che l’essere umano può trasformarsi in belva sanguinaria. la memoria deve diventare un progetto etico e culturale a difesa della dignità umana, di ogni essere umano.

 Il popolo italiano è fiero dell’art. 3 della nostra Costituzione, nata dalla Resistenza,dopo la tremenda guerra mondiale : “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali “. E noi italiani lo auspichiamo per tutti gli uomini.

Occorre diffondere la cultura dei DOVERI, dei DIRITTI e della DIGNITA’ di ogni ESSERE UMANO per evitare che eventi come quello della SHOAH si ripetano; TUTTI GLI UOMINI NASCONO LIBERI E UGUALI IN DIGNITA’, DOVERI E DIRITTI. Il bilancio di questi anni, NON E’ certamente POSITIVO. Troppi popoli hanno sofferto e ancora oggi si verificano episodi di GENOCIDIO; in Europa siamo stati testimoni di uomini SCELLERATI che, in nome di una ideologia con l’abuso del potere hanno cercato di distruggere la Dignità di intere nazioni.

 Nel settembre 2005 mi sono recato in pellegrinaggio ad AUSCHWITZ e BIRKENAU, il luogo di stermino più conosciuto nella storia dell’umanità, simbolo della SHOAH, del genocidio, del terrore . Ricordo che ad AUSCHWITZ, in Polonia, il più grande campo di concentramento dei territori occupati dai nazisti, fu sterminato un terzo dei circa SEI milioni di Ebrei. Percorrendo il cammino del viale delle lapidi che, nelle varie lingue, ricordano le vittime, mi sono soffermato a riflettere : “ Celano il destino di innumerevoli esseri umani. Esse scuotono la nostra memoria, scuotono il nostro cuore, non vogliono provocare in noi odio, ci dimostrano anzi quanto sia terribile l’opera dell’odio “.

 Lodevole l’iniziativa : “ Il treno per AUSCHWITZ” sostenuta dall’Amministrazione Provinciale e Comunale, poiché offre “ la possibilità ai nostri studenti di percorrere qui sentieri di patibolo, vivendo sensazioni che non possono lasciare indifferenti e di Vedere con i propri occhi quello che è accaduto. Occorre andare tutti in pellegrinaggio ad Auschwitz, soprattutto quando in noi prevale un atteggiamento di meschinità e di rivalsa. Ringrazio qui in questa occasione l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, organizzatrice dell’iniziativa; “il treno per Auschwitz” per il bellissimo dono del libro diario “ Letture di un ritorno, un treno per Auschwitz 24-29 gennaio 2009” con la presentazione del presidente Giorgio Paini. Testimonianza vera di una esperienza, con riflessioni, documentazione fotografica, di studenti e insegnanti di un pellegrinaggio ad Auschwitz.

 Non deve esserci polemica fra Ebrei e Gerarchia Vaticana, emerse anche in questi giorni a riguardo del riconoscimento dell’eroicità delle virtù di Papa PIO XII. PAPA BENEDETTO XVI ci dice: “ Non c’è da temere, le virtù eroiche di Pio XII ( accertate coi dovuti studi e con rispetto per la verità) non comprometteranno il dialogo né manipoleranno il dibattito storico. Basti pensare alle disposizioni, TUTTE DOCUMENTATE, impartite alla sede apostolica, ai conventi, ai monasteri e alle parrocchie di ospitare i ricercati ebrei da parte di Papa Pio XII.

 LA SHOAH CI RICORDA IN CONTINUAZIONE CHE NON PUO’ ESISTERE UNA UMANITA’ SENZA DIO. Il ricordo delle vittime deve portare la ragione a riconoscere il male come male e rifiutarlo; suscitare in noi il coraggio del bene,.

 Significative le parole del nostro presidente della Repubblica NAPOLITANO: “ Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la SHOAH, non dimentichiamo gli orrori dell’antisemitismo, anche se travestito da antisionismo” che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma “. E ancora “ Il rischio, che si avverte, guardando il dibattito nel mondo è che ci sia una possibilità di dimenticare, il rischio dell’oblio, che tanti giovani che non hanno conosciuto possano non sapere e non capire. L’impegno delle istituzioni, della politica, ambisco di tutta la politica, è quello di non dimenticare questa fase cosi orrenda della nostra storia”,

Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in un messaggio nel corso della giornata della memoria dello scorso anno 2009, ha sottolineato come: “ le leggi antiebraiche di Mussolini, sono ancora avvertite come una ferita profonda, inferta non solo alla comunità ebraica, ma alla intera società italiana, che perse improvvisamente una parte importante della propria storia ”.

Mi permetto di invitare i giovani a riflettere e rivolgendomi a quelli che non conoscono e non hanno capito la SHOAH ; “ Non bruciate le bandiere dello stato di ISRAELE “. Lo hanno già fatto i giovani Hitleriani.

Concludo rivolgendomi da CRISTIANO agli EBREI, “I FRATELLI MAGGIORI “ cosi definiti dal Santo Padre PAPA GIOVANNI PAOLO II, per esprimere OGGI, QUI, ORA, SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE per le dichiarazione del capo di stato dell’IRAN e di HAMAS che vogliono e auspicano la distruzione dello STATO di ISRAELE, ( quello auspicato da Hitler) parole da NAZISTI, da TERRORISTI NON DA STATISTI, ISRAELE HA IL DIRITTO SACROSANTO AD AVERE IL PROPRIO STATO.

SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE al popolo ebraico che ancora oggi vive in stato di precarietà e all’orizzonte sembra ancora lontana la PACE. NOI tutti siamo chiamati a VIGILARE, le NAZIONI debbono ADOPERARSI per costruire la PACE nel MONDO, per il rispetto dei DOVERI e dei DIRITTTI UMANI DI OGNI UOMO.

MAI PIU’ LA SHOAH !

 MA PIU’ ANTISEMITISMO!

 MAI PIU’ ANTISIONISMO!

MAI PIU’LA SHOAN!

SHALOM! PACE!

 Manfredo Pedroni Vice Presidente Consiglio Provinciale di Parma e Consiglio Provinciale.


CONFERENZA DEI CONSIGLIERI DEL POPOLO DELLE LIBERTA’

2 febbraio 2009

Parma  21 febbraio ’09 

LA  TUA  PROVINCIA  “ UN  NUOVO  PROGETTO  PER  IL  TERRITORIO “

1)     Occassione per noi Consiglieri Provinciali di metterci in discussione,

la domanda è: “ i Consiglieri Provinciali hanno assolto al mandato affidato loro dagli elettori ? “

2)    Il regolamento Consigliare prevede la discussione della delibere proposte dall Giunta, e su ogni argomento c’è stato il nostro contributo in particolare sui bilanci annuali e poli-annuali.

Due strumenti la minoranza ha a disposizione per far sentire la propria voce:

“ le interrogazioni fino ad oggi sono 420,

   la presentazione degli O.d.G. che sono stati 100,

   abbiamo scritto un libro,

   abbiamo rappresentato gli interessi della nostra gente,

doveroso ringraziamento ai Consiglieri Comunali che hanno collaborato,

che sollecitato il nostro contributo per tutelare i loro interessi politici,

risultati positivi: “ l’ Astanteria pediatrica presso l’ospedale di Fidenza,

                                      la strada Sissa – Coltaro,

                                         i ponti sul Po,

                                         Festival Verdi a Fidenza,

                                         Tangenziale di Colorno,

                                          Decreto  Gelmini.

3 ) È stato facile collaborare per la loro disponibilità con i Consiglieri Regionali,per                    la loro disponibilità, grazie a Villani,

si deve costruire una sinergia amministrativa comunali – provinciali – regionsli,

impariamo a lavorare insieme sarà tutto più facile.

4 )  UBALDI  miglior sindaco dal dopo guerra,

       Bernazzoli per che cosa sarà ricordato ??????

PROGRAMMAZIONE questa sconosciuta in provincia di Parma,

– biomasse fonti energetiche alternative, compromettono le produzioni agricole dei            nostri prodotti agro-alimentari,

– zone commerciali secondo la volontà della copp Nord – Emilia.

– zone per insediamenti produttiva a secondo delle amministrazioni comunali,

– sviluppo urbanistico vedi Fidenza, piazzale della stazione,

– dove sono le azioni a favore del turismo, BIT Milano assenti, Rimini presenti,

Compostaggio DUE siti in comune di Soragna,

Questo ente amministrato in questo modo serve ?

Solo favori alle amministrazioni dello stesso colore politico.

4 ) NON  POSSIAMO  ESSERE  INDIFFERENTI  AL GRIDO CHE  SI  ELEVA

     DALLA  BASSA  PASSANDO  PER  LA  VIA  EMILIA  ARRIVA  ALLA

     MONTAGNA CHIEDENDO A  NOI  DI  MANDARE  A  CASA  LA

     SINISTRA  METTENDO A  DISPOSIZIONE  UOMINI  E  DONNE  CAPACI

     DI  AMMINISTRARE.

5 ) Occorre vincere le titubanze, la battaglia va fatta per il bene del nostro territorio per la nostra gente,

ANNI  85  – 90  PENTAPARTITO  IN  CITTA’  E  PROVINCIA, gli anni dello sviluppo e dell’affermazione di Parma con grande progettualità:

CEPIM  interporto,

FIERA  CIBUS,

COLLEGIO EUROPEO,

AEREOPORTO,

FESTIVAL  VERDI,

CAMPUS,

PEDEMONTANO, Ponte Collecchio – Medesano,

CISPADANA, Tangenziale di Colorno.

6 ) Ma quale può essere il ruolo futuro della provincia?

Sicuramente un ruolo da imprenditore socisle, una specie di motore dello sviluppo delle comunità locale amministrata mediante mobilitazione delle risorse proprie, ma anche di quelle pubbliche e private disponibili per supportare iniziative economiche e produttive. Un ruolo teso a sollecitare novità ed azioni da realizzare sul proprio territorio, mediante l’attività di pianificazione, inserendo comunque il proprio modo agire in un contesto non soltanto locale e regionale , ma ormai europeo ed internazionale.

Ente aperto quindi al contatto veloce ed immediato con il cittadino, pronto a dargli tutte le informazioni di sé ed a ricevere da quello istanze, richieste e materiale di ogni genere.

Deve diventare, un Ente “ integrato”, nel senso che l’azione della Provincia deve interagire ed essere funzionale a quella dell’insieme di protagonisti della propria comunità, la sua funzione deve essere di sostanziale coordinamento e stimolo per lo sviluppo locale, cui deve dare avvio con politiche di investimenti infrastrutturali.

La Provincia diventa un soggetto inserito in un contesto non più statico di mera erogazione de servizi, ma dinamico, teso ad immaginare ed a indirizzare il possibile sviluppo del territorio, dialogando con le forze produttive, le organizzazioni dei lavoratori e delle categorie di artigianato e commercio, gli investitori, il mondo della scuola e della formazione professionale.

Il consigliere Provinciale Manfredo Pedroni


SHOAH PARMA CONSIGLIO COMUNALE E PROVINCIALE 2009

27 gennaio 2009

Parma Municipio 27.01.2009

Seduta congiunta Consiglio Comunale di Parma e Consiglio Provinciale.

Saluto cordialmente e con deferenza, Sua Eccellenza il sig Prefetto dott. Paolo Scarpis.

 Autorità civili e militari, del Comune e della Provincia,

le autorità religiose della diocesi di Parma, Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Enrico Sommi.

 Un particolare saluto rivolgo ai cittadini di Parma di origine EBRAICA con le loro associazioni e ai partigiani in rappresentanza delle loro associazioni ,          QUI convenute.

Oggi 27 gennaio 2009 per la nona volta celebriamo qui a Parma, in seduta congiunta Consiglio Comunale e Consiglio Provinciale, il giorno della memoria,

 è la terza volta che rappresento i gruppi di minoranza dall’Amministrazione Provinciale, con il rischio di ripetermi, ma per me questa circostanza è estremamente significativa perché sento il dovere che la memoria, venga consegnata intatta, nella sua verità storica alle giovani generazioni.

Un sentito ringraziamento alle forze armate alleate e ai partigiani europei che con il loro sacrificio ci hanno liberato dal NAZISMO.

Con la legge 20 luglio 2000 l’Italia riconosce il 27 gennaio,

 data dell’abbattimento dei cancelli di AUSCHWITZ, il giorno della memoria,

al fine di ricordare la SHOAH,

 lo sterminio del popolo ebraico.

Nel testo si ricordano le leggi razziali,

la persecuzione italiana degli Ebrei,

i campi di concentramento di Fossoli di Carpi, Bolzano – Gries, la Risiera di San Saba e altri,

le deportazioni,

 la prigionia e quanti,

 anche in campi e schieramenti diversi,

 si sono opposti al progetto di sterminio e

a rischio della propria vita hanno protetto e salvato i perseguitati. 

Anche l’ONU, nel novembre 2005, grazie anche all’impegno del Governo Italiano, ha scelto questa data per la giornata mondiale della SHOAH.

Ricordiamo pure  che dal 2002 per volere dei ministri dell’educazione  il Consiglio dell’Europa ha istituito la giornata della Memoria dell’olocausto e della prevenzione dei crimini contro l’umanità da celebrarsi nelle scuole degli stati membri.

“SHOAH” in ebraico significa “CATASTROFE, DISTRUZIONE” e si riferisce al periodo che va dal 1933 al 1945, gli anni della persecuzione razziale NAZISTA.

Oggi, qui ora, senza dimenticare le sofferenze del popolo palestinese, non possiamo affermare che la Shoah, è effettivamente terminata.

Le farneticanti parole del presidente Iraniano e del capo palestinese Hamas, che promettono la distruzione del popolo israeliano e che dichiarano che lo stato di Israele non deve esistere,  ripetono le  parole di Hitler.

La giornata della memoria deve essere un’occasione di riflessione su un evento che ha dimostrato che  l’essere umano può trasformarsi in belva sanguinaria.

 la memoria deve diventare un progetto etico e culturale a difesa della dignità umana, di ogni essere umano.

Il popolo italiano è fiero dell’art. 3 della nostra Costituzione, nata dalla Resiatenza,dopo la tremenda guerra mondiale : “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali “.

E noi italiani lo auspichiamo per tutti gli uomini.

Occorre diffondere la cultura dei DIRITTI e della DIGNITA’ di ogni ESSERE UMANO per evitare che eventi come quello della SHOAH si ripetano;

 TUTTI GLI UOMINI NASCONO LIBERI E UGUALI   IN   DIGNITA’   E   DIRITTI.

Il bilancio di questi anni, NON E’ certamente POSITIVO

troppi popoli hanno sofferto e ancora oggi si verificano episodi di GENOCIDIO;

 in Europa siamo stati testimoni di uomini SCELLERATI che, in nome di una ideologia con l’abuso del potere hanno cercato di distruggere la Dignità di intere nazioni.

Nel settembre 2005 mi sono recato in pellegrinaggio ad AUSCHWITZ e BIRKENAU, il luogo di stermino più conosciuto nella storia dell’umanità, simbolo della SHOAH, del genocidio, del terrore .

Ricordo che ad AUSCHWITZ, in Polonia, il più grande campo di concentramento dei territori occupati dai nazisti, fu sterminato un terzo dei circa SEI milioni di Ebrei.

Percorrendo il cammino del viale delle lapidi che,

 nelle varie lingue, ricordano le vittime,

mi sono soffermato a riflettere :

“ Celano il destino di innumerevoli esseri umani.

Esse scuotono la nostra memoria,

scuotono il nostro cuore,

non vogliono provocare in noi odio,

ci dimostrano anzi quanto sia terribile l’opera dell’odio “.

Lodevole l’iniziativa : “ Il treno per AUSCHWITZ” sostenuta dall’Amministrazione  Provinciale e Comunale, poiché offre “ la possibilità ai nostri studenti di percorrere qui sentieri di patibolo, vivendo sensazioni che non possono lasciare indifferenti e  di

Vedere con i propri occhi quello che è accaduto.

Occorre andare tutti  in pellegrinaggio ad Auschwitz, soprattutto quando in noi prevale un atteggiamento di meschinità e di rivalsa.

Non deve esserci polemica fra Ebrei e Gerarchia Vaticana, emerse anche in questi giorni a riguardo di dichiarazioni, non accettabili,non condivise dalla storia, di vescovi ai quali è stata tolta la scomunica.

Al riguardo oggi mi risuonano nella mente più forte che mai le parole pronunciate ad AUSCHWITZ da Papa Benedetto XVI :”

DOVE ERA DIO IN QUEI GIORNI ?

 PERCHE’ EGLI HA TACIUTO ?

COME POTE’ TOLLERARE QUESTO ECCESSO DI DISTRUZIONE, QUESTO TRIONFO DEL  MALE ? ”

Incapace di una risposta, mi pongo in atteggiamento di silenzio e mi  inchino profondamente nel mio intimo davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte.

Ma questo silenzio,  tuttavia,  non può non trasformarsi in un grido di  perdono e in un’invocazione a Dio affinchè non permetta  mai più una simile catastrofe.

LA SHOAH CI RICORDA IN CONTINUAZIONE CHE NON PUO’ ESISTERE UNA UMANITA’ SENZA DIO

Il ricordo delle vittime deve  portare la ragione  a riconoscere il male come male e rifiutarlo;

 suscitare in noi il coraggio del bene,

Il Pontefice in questi giorni di conflitto in Medio – Oriente,  ( aggressione di Hamas con lanci di missili sul territorio israeliano e la conseguente reazione israeliana), durante l’Angelus domenicali richiama i potenti della terra a costruire la Pace attraverso il dialogo a ripudiare l’odio e la guerra, dialogo nella giustizia e nella verità, come unica soluzione per la Terra Santa dove c’è spazio per tutti, anche per Israele.

Fare memoria è progettare il futuro,

 non si può tacere il presente.

A riguardo sono significative le parole del Segretario dell’ONU “:

 “E’ dovere di tutti combattere la ripresa dell’ANTISEMITISMO e opporci con fermezza a tutte le altre forme di intolleranza e di odio.

Significative le parole del nostro presidente della Repubblica NAPOLITANO:

“ Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la SHOAH,

 non dimentichiamo gli orrori dell’antisemitismo, anche se travestito da antisionismo” che è ancora presente in alcune dottrine,

e va contrastato qualunque forma assuma “.

E ancora

“ Il rischio, che si avverte, guardando il dibattito nel mondo è che ci sia una possibilità di dimenticare, il rischio dell’oblio, che tanti giovani che non hanno conosciuto possano non sapere e non capire.

L’impegno delle istituzioni, della politica, ambisco di tutta la politica, è quello di non dimenticare questa fase cosi orrenda della nostra storia”,

Mi permetto di invitare i giovani a riflettere e rivolgendomi a quelli che non conoscono e non  hanno capito la SHOAH ; “ Non bruciate le bandiere dello stato di ISRAELE “

Lo hanno già fatto i giovani Hitleriani.

Mi unisco al Presidente Napolitano, nell’applaudire all’istituzione presso l’Università di Roma tre del master internazionale in didattica della Shoah presentato ieri alla presenza del Governo presso la sede della provincia di Roma.

Concludo rivolgendomi da CRISTIANO agli EBREI, “I FRATELLI MAGGIORI “ cosi definiti dal Santo Padre PAPA GIOVANNI PAOLO II,

per esprimere  OGGI,  QUI,  ORA,  SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE

 per le dichiarazione del capo di stato dell’IRAN e di HAMAS che vogliono e auspicano la distruzione dello STATO di ISRAELE, ( quello auspicato da Hitler)

parole da NAZISTI, da TERRORISTI  NON  DA  STATISTI,

ISRAELE HA IL DIRITTO SACROSANTO AD AVERE  IL  PROPRIO  STATO.

SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE al popolo ebraico che ancora oggi vive in  stato di precarietà e all’orizzonte sembra ancora lontana la PACE.

NOI tutti siamo chiamati a VIGILARE,

 le NAZIONI  debbono ADOPERARSI per costruire la  PACE  nel  MONDO,

per il rispetto dei diritti umani  DI  OGNI  UOMO.

MAI  PIU’  LA  SHOAH !

MAI  PIU’  LA  SHOAH !

Manfredo Pedroni consigliere Provinciale


PIAZZA CASTIONE MARCHESI

14 settembre 2008

Fidenza 14 settembre ’08 

INAUGURAZIONE  PIAZZA  CASTIONE  MARCHESI

–         In queste occasioni spesso mi pongo una domanda: “Vale la pena impegnarsi in un lavoro politico ricoprendo l’ufficio di Consigliere Comunale o di Consigliere Provinciale?”

–         Sono stato eletto in Consiglio Provinciale il 25 giugno 2004 e in campagna elettorale come è mia abitudine ho incontrato gli abitanti delle frazioni fidentine fra cui anche i Castionesi, che quella sera mi fecero presente le loro problematiche.

–          Assunsi personalmente l’impegno una volta eletto, di porre all’attenzione dell’Amministrazione Provinciale i bisogni degli abitanti di Castione Marchesi.

–         Il 23 settembre 2004, dopo la pausa estiva, presentai la prima interrogazione con la quale facevo presente la pericolosità dell’attraversamento della strada provinciale nella frazione di Castione Marchesi, proponendo la messa in sicurezza tramite anche l’istallazione di semafori intelligenti per rallentare la velocità dei veicoli.

–         Il primo dicembre 2005 con una nuova interrogazione invitai esplicitamente l’Amministrazione Provinciale ad intervenire senza giocare al “ping-pong” delle competenze con il comune di Fidenza.

–         Il 12 dicembre 2005 in occasione della discussione del bilancio di previsione per l’esercizio 2006, ho presentato assieme ai consiglieri di minoranza, un emendamento per destinare i fondi necessari per la messa in sicurezza dell’attraversamento della frazione di Castione Marchesi.

–         Nel Gennaio 2007 visitai il Prefetto di Parma per segnalare l’inoperosità delle Amministrazioni di Fidenza e della Provincia di Parma.

–         Oggi un sentito ringraziamento va al sig. Prefetto, all’Amministrazione Provinciale e al Comune di Fidenza per l’opera realizzata.

–         Un Ringraziamento doveroso alla stampa locale che ha sempre dato notizia e risalto alle perorazioni fatte.

–         Oggi sono cosciente del fatto che una persona da sola non può risolvere i problemi, ma che solo lavorando in squadra e portando il proprio contributo insieme agli altri si può arrivare alla soluzione.

–         Vale la pena di impegnarsi in politica? SI.

–         Con buona volontà e costanza i risultati si portano a casa.

Il consigliere Provinciale Manfredo Pedroni

 


SHOAH COMUNE DI PARMA E PROVINCIA 2008

25 gennaio 2008

Parma Municipio 25.01.2008

Seduta congiunta Consiglio Comunale di Parma e Consiglio Provinciale.

Saluto cordialmente e con deferenza;

 Autorità civili e militari,

le autorità religiose della diocesi di Parma,

 I partigiani in rappresentanza delle loro associazioni, I cittadini di Parma di origine EBRAICA con le loro associazioni ,          QUI convenute.

Un sentito ringraziamento alle forze armate alleate e ai partigiani europei che con il loro sacrificio ci hanno liberato dal NAZISMO.

Con la legge 20 luglio 2000 l’Italia riconosce il 27 gennaio,

 data dell’abbattimento dei cancelli di AUSCHWITZ, il giorno della memoria,

al fine di ricordare la SHOAH,

 lo sterminio del popolo ebraico.

Nel testo si ricordano le leggi razziali,

la persecuzione italiana degli Ebrei,

i campi di concentramento di Fossoli di Carpi, Bolzano – Gries, la Risiera di San Saba e altri,

le deportazioni,

 la prigionia e quanti,

 anche in campi e schieramenti diversi,

 si sono opposti al progetto di sterminio e

a rischio della propria vita hanno protetto e salvato i perseguitati.

Oggi 25 gennaio 2008 per la ottava volta celebriamo il giorno della memoria, bene ha fatto l’ONU a scegliere nel novembre 2005 anche con l’apporto del governo      italiano questa data per la giornata mondiale della Shoah.

Ricordiamo che dal 2002 per volere dei ministri dell’educazione il Consiglio dell’Europa ha istituito la giornata della Memoria dell’olocausto e della prevenzione dei crimini contro l’umanità da celebrarsi nelle scuole degli stati membri.

“SHOAH” in ebraico significa “CATASTROFE, DISTRUZIONE” e si riferisce al periodo che va dal 1933 al 1945, gli anni della persecuzione razziale NAZISTA.

Ad AUSCHWWITZ, in Polonia, il più grande campo di concentramento dei territori occupati dai nazisti, fu sterminato un terzo dei circa SEI milioni di Ebrei.

La giornata della memoria deve essere un’occasione di riflessione su un evento che ha dimostrato di cosa può essere capace l’essere umano;

 la memoria deve diventare un progetto a difesa della dignità umana per il futuro,

 altrimenti se resta un fatto MUSEALE,

 non serve a niente.

Occorre diffondere la cultura dei DIRITTI e della DIGNITA’ di ogni ESSERE UMANO per evitare che eventi come quello della SHOAH si ripetano;

 TUTTI GLI UOMINI NASCONO LIBERI E UGUALI   IN   DIGNITA’   E   DIRITTI.

Dobbiamo riflettere e interrogarci su come abbiamo vissuto in questi 60 anni,

il BILANCIO NON E’ POSITIVO,

troppi popoli hanno sofferto e ancora oggi si verificano episodi di GENOCIDIO;

 in Europa siamo stati testimoni di uomini SCELLERATI che, in nome di una ideologia con l’abuso del potere hanno cercato di distruggere la Dignità di intere nazioni.

Nel settembre 2005 mi sono recato in pellegrinaggio ad AUSCHWITZ e BIRKENAU,

percorrendo il cammino del viale delle lapidi che,

 nelle varie lingue, ricordano le vittime,

mi sono soffermato a riflettere,

 sulla lapide in russo che evoca l’immenso numero delle vite sacrificate tra i soldati russi nello scontro con il regime del terrore nazionalsocialista;

 al contempo però,

 ho riflettuto sul tragico duplice significato della loro missione:

 liberando i popoli da una dittatura,

dovevano servire anche a sottomettere gli stessi popoli ad una nuova dittatura,

quella di Stalin e dell’ideologia comunista.

Oggi mi risuonano nella mente più forte che mai le parole pronunciate ad AUSCHWITZ da Papa Benedetto XVI :”

 –         DOVE ERA DIO IN QUEI GIORNI ?

–          PERCHE’ EGLI HA TACIUTO ?

–         COME POTE’ TOLLERARE QUESTO ECCESSO DI DISTRUZIONE, QUESTO TRIONFO DEL  MALE ? ”

 è in questo atteggiamento di silenzio che mi  inchino profondamente nel mio intimo davanti alla innumerevole schiera di coloro che hanno sofferto e sono stati messi a morte; questo silenzio, tuttavia, diventa poi domanda ad alta voce di perdono e di riconciliazione , un grido al Dio vivente di non permettere mai più una simile catastrofe.

Il ricordo delle vittime deve  portare la ragione  a riconoscere il male come male e rifiutarlo;

 suscitare in noi il coraggio del bene,

 della resistenza contro il male,

i nazisti attraverso la distruzione del popolo ebreo Volevano Uccidere Dio affermare  che loro erano i più forti che avevano saputo impadronirsi del mondo.

–  NON ESISTE

 – NON PUO’ ESISTERE UNA UMANITA’ SENZA DIO

 – LA SHOAH  CE LO RICORDA  IN  CONTINUAZIONE.

Fare memoria è progettare il futuro,

 non si può tacere il presente.

A riguardo sono significative le parole del Segretario dell’ONU “ ANNAN”:

 “E’ dovere di tutti combattere la ripresa dell’ANTISEMITISMO e opporci con fermezza a tutte le altre forme di intolleranza e di odio.

Significative le parole del nostro presidente della Repubblica NAPOLITANO:

“ Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la SHOAH,

 non dimentichiamo gli orrori dell’antisemitismo,

 che è ancora presente in alcune dottrine,

e va contrastato qualunque forma assuma “.

Concludo rivolgendomi da CRISTIANO agli EBREI, “I FRATELLI MAGGIORI “ cosi definiti dal Santo Padre PAPA GIOVANNI PAOLO II,

per esprimere  OGGI,  QUI,  ORA,  SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE

 per le dichiarazione del capo di stato dell’IRAN che vuole e auspica la distruzione dello STATO di ISRAELE,  

   parole da TERRORISTA  NON  DA  STATISTA,

ISRAELE HA IL DIRITTO SACROSANTO AD AVERE  IL  PROPRIO  STATO.

SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE al popolo ebraico che ancora oggi vive in  stato di precarietà e all’orizzonte sembra ancora lontana la PACE.

NOI tutti siamo chiamati a VIGILARE,

 le NAZIONI  debbono ADOPERARSI per costruire la  PACE  nel  MONDO,

per il rispetto dei diritti umani  DI  OGNI  UOMO.

MAI  PIU’  LA  SHOAH.

Manfredo Pedroni consigliere Provinciale


PARTITO POPOLO DELLE LIBERTA’

22 novembre 2007

      Fidenza, 22 novembre ’07

Comunicato stampa per la costituzione del Partito “ Il Popolo della libertà”

–          BENISSIMO  HA  FATTO  BERLUSCONI,

–          BENISSIMO  IL  COSTANTE  RIFERIMENTO  AL  PARTITO  POPOLARE  EUROPEO,

            che è la nostra vera stella polare,

–          BENISSIMO  L’APERTURA  E  L’INVITO  A  TUTTI  AD  ESSERE  PROTAGONISTI   ALLO  STESSO  LIVELLO,

–          BENISSIMO   LA  PROPOSTA  DEL  PROPORZIONALE  CON  SBARRAMENTO COME  NUOVO  METODO              ELETTORALE;

–          POSSIAMO  E  DOBBIAMO  LAVORARE  ALLA  NUOVA  PIATTAFORMA  CONTENUTI  E  DI  PROPOSTA  DA  

   OFFRIRE  AI  NUOVI  ELETTORI,     E  IL  PERNO  NON  POTRA’  CHE  ESSERE  L’ESALTAZIONE  DEL  METODO 

           DELLA  SUSSIDIARIETA’,

            CHE  E’  IL  METODO  PER  RENDERE  LA  LIBERTA’ DI  OGNI   PERSONA , CONTENUTO  DELL’AZIONE  DI  GOVERNO;

–          COME  CONSIGLIERE  PROVINCIALE  SENTO  IL  BISOGNO  DI  LAVORARE ASSIEME  AI  CONSIGLIERI 

COMUNALI  DA  UN  LATO  E   AI  CONSIGLIERI REGIONALI  E AI  PARLAMENTARI  DALL’ALTRO,  OCCORRE  CHE  I

DIRIGENTI DEL  NUOVO  PARTITO  ORGANIZZINO  MOMENTI  PERCHE’  CIO’ AVVENGA.

                                                                            Manfredo Pedroni  consigliere provinciale di Parma


DISTRETTO AGRO – ALIMENTARE IN CONSIGLIO PROVINCIALE

29 giugno 2007

Intervento in Consiglio Provinciale  del 29 giugno2007:

Distretto AGRO –ALIMENTARE  del prosciutto di Parma

>   La proposta di delibera presentata  dalla Giunta risponde solo in  parte agli obiettivi delle politiche di distretto individuati e indicati nella delibera del consiglio Provinciale del 29/02/2000 avente per oggetto:”Agricoltura- linee programmatiche per l’avvio del DISTRETTO AGRO-ALIMENTARE SUD-EST DI PARMA.

Gli obiettivi delle politiche di distretto erano:

1)    Contribuire a tutelare l’economia dei prodotti tipici in tutte le fasi della filiera produttiva, con particolare rilievo agli aspetti qualitativi e allo sviluppo delle produzioni sul mercato.

2)    Promuovere le condizioni per lo sviluppo competitivo delle imprese del territorio nei campi della ricerca e innovazione, della qualità ambientale, della formazione delle risorse umane, dei servizi alle imprese, dell’ospitalità.

3)    Favorire la realizzazione di piani e programmi per il miglioramento delle infrastrutture di trasporto, della informazione, dei servizi ambientali, urbanistici e sociali sul territorio.

La relazione del presidente dell’Unione Parmense degli Industriali all’assemblea annuale presentata il 14 giugno scorso mette in evidenza la necessità di un rilancio della competitività nei comparti del prosciutto di Parma  e del Parmigiano –Reggiano con l’auspicio di efficaci politiche di controllo qualitativo per ottenere effetti quantitativi sull’offerta, oltre che dall’individuazione di nuove e più incisive politiche di promozione commerciale.

Importante deve essere inoltre salvaguardata la tutela  delle nostre eccellenze alimentari, che non è solo il Parmigiano o il Prosciutto ma anche il salame di Felino e la Coppa di Parma che recentemente hanno ottenuto dal Ministero delle risorse Agricole Alimentari e Forestali il riconoscimento quali IGP.

Occorre ribadire con forza e predisporre i dovuti atti per la chiusura della discarica di Monte  Ardone; non è tollerabile avere un simile impianto in un distretto agro-alimentare di eccellenza, è fondamentale introdurre modalità di smaltimento rifiuti moderne, in linea con le migliori tecnologie già in uso nei paesi più avanzati.

   > Il distretto deve essere una garanzia per uno sviluppo economico  e per l’innovazione tecnologica nell’uso razionale e concertato (su obiettivi specifici) delle risorse finanziarie pubbliche. L’idea è di considerare e ridisegnare i confini tra mercato e società e tra mercato e istituzioni con l’obiettivo di introdurre norme condivise che favoriscono l’ingresso sulla scena economica di nuovi soggetti e mantenga vitale il tessuto delle piccole e medie imprese.

  Il progetto nasce dalla necessità di rileggere in modo adeguato un settore decisivo per lo sviluppo della nostra provincia.

> Il primo slogan potrebbe essere: “un Distretto che guardi all’Europa”, che coordini le attività di programmazione economica come un vero e proprio piano d’area e che definisca metodologie  di indagine e di progettazione come vero strumento di pianificazione territoriale. Un accordo di programma tra istituzioni, forze economiche e sociali, con lo scopo del riequilibrio territoriale (VAL BAGANZA – VAL PARMA) non più rinviabile e che tenga conto che fare sviluppo vuole dire affrontare elementi di assoluta novità e rilievo. Gli scenari competitivi sia sul lato economico che tecnologico sono mutati profondamente. Il distretto deve creare strumenti e condizioni afferenti la conoscenza, la valorizzazione delle risorse endogene legate ai sistemi territoriali ed economici, alle innovazioni tecnologiche, all’organizzazione e alla commercializzazione produttive, con il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, enti economici, imprese, l’Università.

> Il sistema dell’agro-alimentare è punto centrale dell’economia di Parma, contribuisce al suo sviluppo con il 60% del prodotto provinciale lordo ed è con orgoglio che possiamo vantarci di essere sede dell’EFSA: “ AUTORITA’ Europea per la Sicurezza Alimentare”; esso coinvolge il sistema primario (agricoltura), il sistema industriale (la trasformazione) il sistema infrastrutturale (fiera, stazione sperimentale, consorzi, collegio europeo ecc.),il sistema innovativo (meccanica alimentare). Il sistema dei trasporti, degli imballaggi e il sistema distributivo.

> Il sistema prosciutto / formaggio e la meccanica industriale ad essi collegata è sempre più terra di conquista dei grandi gruppi italiani e stranieri che si appropriano dell’immagine del nostro territorio.

> Questo avviene perché non è ancora cresciuta una moderna organizzazione della produzione e commercializzazione, è insufficiente la ricerca nell’innovazione e soprattutto non si è costruito una seria politica industriale del settore.

> Il distretto dovrebbe essere un tentativo di dare risposte a questi problemi attivando i 18 comuni e perché non 19 dell’area interessata, a un progetto comune che superi tensioni e campanilismi. E’ in crisi  quel modello delle  piccole e medie  imprese, di quel capitalismo familiare che deve essere salvaguardato perché carattere dominante dell’imprenditoria della nostra provincia.

> Questa crisi  è si di natura economica, finanziaria, ma è soprattutto crisi di strategia. 

> Il Distretto  può favorire una scelta politica programmatica strategica dove le istituzioni pubbliche  riaffermino il diritto/dovere di tracciare le linee dello sviluppo per gli interventi attuativi nella zone predisposte alle produzioni di pregio dell’agro-alimentare.

> C’è  la necessità di costruire un vero e proprio protocollo per raggiungere i seguenti obiettivi:

> 1)Evitare un’espansione produttiva non controllata, perché determina squilibri e imprime spinte superiori agli standard distributivi nel rapporto tra domanda e offerta e mette in difficoltà chi produce qualità.

> 2) Regolare la quantità e l’immagine della zona in termini di completamento delle preesistenze e dei nuovi insediamenti (vero intervento di regole urbanistiche)

> 3) Regolare i contenuti tecnico-metodologici e le cadenze temporali di un sistema di consultazione periodico sullo sviluppo economico del comparto, in relazione agli sviluppi urbanistici e insediativi e alle relative politiche di gestione e modalità di attuazione. Per controllare le valenze economiche dell’impatto insediativo e per consentire l’aggiustamento delle politiche di  gestione urbanistiche della zona.

> 4) Realizzare un parco industriale Parma sud est con chiara individuazione geografica (deve essere l’unico) non come visione ristretta del territorio ma in un quadro di coesione territoriale a larga scala.

> 5) Realizzare una immagine della “zona doc” con forti progetti di segni, di qualificazione e caratterizzazione ambientale (il Distretto di qualità ambientale). Con chiare soluzioni dei problemi infrastrutturali (PEDEMONTANA) e non solo.

> 6) L’idea distrettuale è vincente se porta a Parma il mercato con una borsa merci  forte e credibile che oggi non c’è e se fa divenire veramente il centro agro -alimentare un centro servizi per le imprese.

> 7) Introdurre meccanismi diversi sull’uso delle risorse pubbliche con l’obiettivo di ottenere  finanziamenti volti solo ed esclusivamente per progetti di innovazione tecnologica e adeguamenti igienico-sanitari e per iniziative di tipo consortile.

La delibera proposta interviene solo su due aspetti importanti quello urbanistico e quello ambientale ma del tutto insufficienti al rilancio e consolidamento del settore  AGRO – ALIMENTARE di Parma.

E’ bene evidenziare che i provvedimenti relativi all’ambiente con i relativi impegni finanziari, sono insufficienti perché non affrontano il grave problema della presenza della discarica di Monte Ardone, di totale insoddisfazione quelli relativi alla localizzazione delle due aree per i nuovi insediamenti produttivi, dissenso manifestato dai gruppi consiliari comunali  dove questo progetto è stato approvato a maggioranza e non all’unanimità.

Suscita notevole perplessità l’esclusione del comune di Parma dal distretto Agro – Alimentare quando sappiamo bene che parte del territorio di questo comune è inserito nei confini delle zone: “ DOP e IGP”.

Il Consigliere Provinciale Manfredo Pedroni


DISCORSO IN COMUNE A PARMA IL 27/2/2006 PER LA GIORNATA DELLA MEMORIA

27 febbraio 2006

Saluto cordialmente e con deferenza; Autorità civili e militari, le autorità religiose della diocesi di Parma, I partigiani in rappresentanza delle loro associazioni, I cittadini di Parma di origine EBRAICA con le loro associazioni , QUI convenute.

Un sentito ringraziamento alle forze armate alleate e ai partigiani europei che con il loro sacrificio ci hanno liberato dal NAZISMO.

Con la legge 20 luglio 2000 l’Italia riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di AUSCHWITZ, il giorno della memoria, al fine di ricordare la SHOAH, lo sterminio del popolo ebraico.

Nel testo si ricordano le leggi razziali, la persecuzione italiana degli Ebrei, le deportazioni, la prigionia e quanti, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno protetto e salvato i perseguitati.

Oggi 27 gennaio 2006 per la sesta volta celebriamo il giorno della memoria, bene ha fatto l’ONU a scegliere nel novembre scorso anche con l’apporto del governo italiano questa data per la giornata mondiale della Shoah.

“SHOAH” in ebraico significa “CATASTROFE, DISTRUZIONE” e si riferisce al periodo che va dal 1933 al 1945, gli anni della persecuzione razziale NAZISTA.

Ad AUSCHWWITZ, in Polonia, il più grande campo di concentramento dei territori occupati dai nazisti, fu sterminato un terzo dei circa SEI milioni di Ebrei.

La giornata della memoria deve essere un’occasione di riflessione su un evento che ha dimostrato di cosa può essere capace l’essere umano; la memoria deve diventare un progetto a difesa della dignità umana per il futuro, altrimenti se resta un fatto MUSEALE, non serve a niente 

Occorre diffondere la cultura dei DIRITTI e della DIGNITA’ di ogni ESSERE UMANO per evitare che eventi come quello della SHOAH si ripetano; TUTTI GLI UOMINI NASCONO LIBERI E UGUALI IN DIGNITA’ E DIRITTI.

Dobbiamo riflettere e interrogarci su come abbiamo vissuto in questi 60 anni, il BILANCIO NON E’ POSITIVO, troppi popoli hanno sofferto e ancora oggi si verificano episodi di GENOCIDIO; in Europa siamo stati testimoni di uomini SCELLERATI che, in nome di una ideologia con l’abuso del potere hanno cercato di distruggere la Dignità di intere nazioni.

Recentemente mi sono recato in pellegrinaggio ad AUSCHWITZ e  visitando le città Polacche ho ascoltato più volte dalle guide l’affermazione : “Quello che hanno risparmiato i nazisti lo hanno distrutto i comunisti sovietici”.

Fare memoria è progettare il futuro, non si può tacere il presente. A riguardo sono significative le parole del Segretario dell’ONU “ ANNAN”: “E’ dovere di tutti combattere la ripresa dell’ANTISEMITISMO e opporci con fermezza a tutte le altre forme di intolleranza e di odio.

Concludo rivolgendomi da CRISTIANO agli EBREI, “I FRATELLI MAGGIORI “ cosi definiti dal Santo Padre PAPA GIOVANNI PAOLO II, per esprimere OGGI, QUI, ORA,  SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE per le dichiarazione del capo di stato dell’IRAN che vuole e auspica la distruzione dello STATO di ISRAELE,      parole da TERRORISTA.

ISRAELE HA IL DIRITTO SACROSANTO AD AVERE IL PROPRIO STATO.

SOLIDARIETA’ e PREOCCUPAZIONE per l’affermazione nelle elezioni politiche Palestinesi dell’ALA  RADICALE – INTEGRALISTA che rischia di compromettere la difficile convergenza di PACE.

NOI tutti siamo chiamati a VIGILARE, le NAZIONI debbono ADOPERARSI per costruire la PACE nel MONDO, per il rispetto dei diritti umani DI OGNI UOMO.

MAI  PIU’  LA  SHOAH.