BIOGAS A FELINO

Parma , 17 febbraio’12

Al  Presidente

dell’ Amministrazione Provinciale di PARMA

Dott. Vincenzo Bernazzoli

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA ED IN AULA

Oggetto: “ BIOGAS  A  FELINO ”

I sottoscritti consiglieri Provinciali Gian Luca Armellini, Manfredo Pedroni e MassimoNonnis  Marzano;

PREMESSO  CHE 

– in data 27/03/2010 l’Azienda agricola “La Grande”, con sede in Felino, ha presentato allo Sportello Unico Imprese Pedemontana – Traversetolo domanda volta a ottenere l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di cogenerazione elettrica e di produzione di calore alimentato a biogas, da costruirsi in località San Michele di Tiorre nel comune di Felino;

– in data 05/05/2010, nell’ambito del procedimento, il Comune di Felino ha espresso parere negativo;

– in data 04/06/2010 l’Azienda ha quindi chiesto, a termini di legge, la convocazione della conferenza di servizi, al fine di ottenere il superamento della pronuncia negativa del Comune;

– in data 23/06/2010 si è tenuta la prima riunione della conferenza di servizi, nella quale, nonostante le proposte e le deduzioni presentate dall’Azienda, il Comune di Felino ha confermato il proprio parere negativo e la conferenza di servizi si è conclusa rinviando la determinazione conclusiva “al fine di consentire ogni ulteriore approfondimento sia procedurale che di merito” (recita l’atto ufficiale);

– nel frattempo, in data 20/05/2010, il Consorzio del Parmigiano-Reggiano ha espresso parere negativo all’installazione dell’impianto nelle vicinanze della struttura interna all’Azienda agricola destinata alla produzione di latte per la trasformazione in Parmigiano-Reggiano;

– in data 06/08/2010 si è tenuta la seconda riunione della conferenza di servizi durante la quale si è fissata la successiva seduta del 06/09/2010 per l’audizione in contraddittorio con privati ed enti portatori di interessi diffusi – che nel frattempo avevano fatto richiesta di partecipazione, anche con facoltà di depositare memorie, ai lavori della conferenza – e si è stabilito che fossero necessarie ulteriori integrazioni da parte dell’Azienda, in quanto quelle già depositate, a parere degli Enti, non erano esaustive;

– in data 06/09/2010 si è tenuta la terza riunione della conferenza di servizi, alla presenza dei portatori di interessi privati e diffusi, i quali, tutti, hanno in sostanza dimostrato e documentato, come risulta riportato nello stesso verbale della conferenza di servizi, che:

a) la collocazione dell’impianto pone problemi di coesistenza con le zone di tutela di prodotti tipici;

b) l’impianto presenta le caratteristiche di un vero e proprio impianto produttivo, con tutto ciò che ne consegue in termini di valutazioni, ad esempio sotto il profilo degli accessi e della viabilità;

c) l’impianto potrebbe produrre seri problemi in termini di odori e di inquinamento, soprattutto a discapito delle zone di residenza esistenti e future della zona. In tale riunione, pertanto, così come in quella successiva del 06/10/2010, il Comune di Felino ela Provinciadi Parma hanno ribadito il loro parere sfavorevole al rilascio dell’autorizzazione all’Azienda;

– nella riunione del 06/10/2010, tenuto conto del dissenso motivato espresso dal Comune di Felino e dalla Provincia di Parma, la conferenza di servizi ha ritenuto di dover rimettere il procedimento al Consiglio dei Ministri, ai sensi dell’art. 14 quater, comma 3, della legge n. 241 del 1990 e successive modificazioni;

– nella riunione del 26/10/2010 pressola Presidenzadel Consiglio dei Ministri – Dipartimento per il coordinamento amministrativo, sia il Comune di Felino siala Provinciadi Parma hanno confermato le proprie posizioni, manifestando, tuttavia, disponibilità alla presentazione, da parte dell’Azienda, di un Piano di Sviluppo Aziendale (PSA), fino ad allora mai pervenuto, e la riunione si è conclusa con l’intesa che l’Azienda avrebbe dovuto presentare detto Piano;

– a gennaio 2011 l’Azienda ha presentato il PSA, che, però, nonostante sia previsto dalle norme in materia, non è a oggi ancora stato pubblicato;

– in data 26/07/2011 l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la delibera n. 51, che individua i siti non idonei all’installazione di impianti di produzione di biogas. La delibera prevede al punto 3, lettera B: “E’ considerato non idoneo all’installazione di impianti di produzione di energia da biogas e produzione di biometano il territorio individuato quale ‘Comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano’, produzione a Denominazione di origine protetta (DOP), qualora gli impianti utilizzino silo mais o altre essenze vegetali insilate, fatto salvo il caso in cui l’utilizzazione agronomica del residuo del processo di fermentazione (digestato), tal quale o trattato, avvenga in terreni ubicati all’esterno del medesimo comprensorio”. La delibera stabilisce, altresì, alla lettera b) del dispositivo, che i suddetti criteri di localizzazione non si applichino ai procedimenti che “risultino formalmente avviati in data antecedente alla medesima pubblicazione, per effetto della presentazione dell’istanza di autorizzazione unica ovvero del sostitutivo titolo abilitativo, corredati della documentazione prevista dalla normativa vigente”;

– nel caso della domanda presentata dall’Azienda sussistono le condizioni richieste per l’applicazione della normativa regionale, seconda la quale l’impianto che si vorrebbe realizzare ricade inequivocabilmente in un sito non idoneo: 1) la localizzazione dell’impianto è prevista all’interno del territorio individuato quale Comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano; 2) è previsto l’uso di silo per mais e l’utilizzazione agronomica del residuo del processo di fermentazione (digestato), tal quale o trattato, avviene in terreni ubicati all’interno del medesimo comprensorio; 3) sotto il profilo temporale, la domanda dell’Azienda “La Grande”, ancorché presentata prima della pubblicazione sul BURER della delibera dell’Assemblea regionale summenzionata, a quella stessa data non era completa ed era incompleta sotto profili essenziali già prima della presentazione del Piano di sviluppo aziendale (PSA), avvenuta nel gennaio 2011;

– in data 18/11/2011 è stato presentato, da privati ed enti portatori di interessi diffusi, un esposto contro il PSA, perché inficiato da evidenti e insanabili incongruenze e incompletezze che interessano la viabilità, la disponibilità effettiva dei terreni, la valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, il ripristino dello stato dei luoghi, lo spandimento del digestato, la natura dell’impianto. Si tratta, quindi di un PSA talmente farraginoso da non poter essere pubblicato, rendendo incompleta e quindi illegittima la domanda dell’Azienda, che dovrebbe quindi essere rigettata sia perché non conforme alla normativa sia perché incompleta sotto profili essenziali non sanabili;

– in data 12/01/2012, con determinazione del Dirigente n. 59, il Servizio Programmazione e pianificazione territoriale – Sviluppo economico e attività produttive della Provincia di Parma ha incredibilmente espresso parere favorevole in merito alla Valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano di sviluppo aziendale (PSA) della Società agricola “La Grande” e in merito alla compatibilità della proposta in oggetto con gli aspetti geologico e sismici del territorio, nonostante l’esposto summenzionato e nonostante solo l’ARPA avesse espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto proposto mentre l’AUSL di Parma avesse espresso parere negativo, evidenziando la non fattibilità dell’intervento proposto nel territorio individuato e ricompreso nel comprensorio di produzione del formaggio Parmigiano-Reggiano, come stabilito dalla delibera regionale;

interroga la Giunta provinciale per chiedere:

– i motivi per i quali, alla luce delle anomalie e illegittimità evidenziate, dell’esposto presentato e del rilevante parere negativo dell’AUSL di Parma, il Dirigente del Servizio Programmazione e pianificazione territoriale – Sviluppo economico e attività produttive della Provincia di Parma abbia inspiegabilmente espresso parere favorevole in merito alla Valutazione ambientale strategica (VAS) del Piano di sviluppo aziendale (PSA) della Società agricola “La Grande” e in merito alla compatibilità della proposta in oggetto con gli aspetti geologico e sismici del territorio, ribaltando i precedenti pronunciamenti negativi sempre espressi da codesta Amministrazione provinciale;

– quali urgenti provvedimenti si intendano adottare al fine di annullare un provvedimento di dubbia legittimità, che potrebbe dare il via libera alla realizzazione di un impianto in una zona in cui si producono prodotti alimentari di pregio e di eccellenza in tutto il mondo, con grave danno per il comune di Felino e il comparto agroalimentare della nostra provincia.

 I Consiglieri Provinciali Gian Luca Armellini, Manfredo Pedroni e Massimo Nonnis Marzano

  N.B. = si chiede la pubblicazione sulla pagina web della Provincia di Parma

Lascia un commento