INCONTRO SULLE TEMATICHE AGRICOLE CON AGRICOLTORI E ALLEVATORI

19 marzo 2010


L’INFORMAZIONE ( I° parte ) : PEDRONI PRESENTA LA SUA RICETTA ” COSI FARò RINASCERE cOLORNO “

19 marzo 2010


L’INFORMAZIONE ( II° parte ) : COLORNO

19 marzo 2010


GAZZETTA : “COLORNO VA VALORIZZATA”

17 marzo 2010


PEDRONI : “SALVARE COLORNO DAL DEGRADO”

17 marzo 2010

Parma 16 marzo ’10

       PEDRONI: salvare Colorno dal degrado

         Il Candidato per il Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna per  (Popolo delle Libertà) Manfredo Pedroni, attualmente Vice Presidente del Consiglio Provinciale, noto per le sue sferzanti e  puntuali interrogazioni in seno al Consiglio stesso sui problemi che interessano soprattutto i cittadini, dopo aver incontrato e ascoltato gli abitanti, dando voce a chi non c’è la, denuncia senza mezzi termini la mancata valorizzazione di Colorno, suggestiva e storica cittadina della Bassa, bisognosa di interventi urgenti e qualificati.  

         Occorre un vero progetto per Colorno. Provincia, Comune, Regione e ASL  (amministrati da forze di sinistra)  non si dimostrano, per le parti di competenza,  all’altezza per la conservazione e il rilancio di questa enorme risorsa del nostro territorio.

         Neppure la Regione si è mai interessata fattivamente in merito.

         Vista la passività generale non è forse opportuno cambiare?

Il PDL intende affrontare il problema con  idee e prospettive  nuove.  

         Pedroni si impegna a convogliare su Colorno attenzione, progettualità  e risorse. Egli intende segnalare per ora i problemi più importanti ma ve ne sarebbero anche tanti altri.

Reggia e Parco

         Il Palazzo che avrebbe potuto essere, con il Convento dei Domenicani una sede prestigiosa per l’EFSA, per la sua vicinanza a Parma, all’autostrada ed anche all’aeroporto,  è assolutamente dimenticato.

         A parte la collocazione di ALMA,   di cui peraltro non sono chiarissimi obiettivi  e gestione, della Biblioteca Comunale che comunque fa un servizio utilissimo al territorio, di un provvisorio Circolo per gli anziani e di qualche altra modesta attività, la Reggia è praticamente vuota ed inutilizzata. 

A tutti è risaputo che questi storici edifici, se non utilizzati sistematicamente, decadono progressivamente.

         La Provincia (proprietaria)  non riesce  a far decollare un utilizzo razionale e lungimirante di questa che potrebbe essere una stupenda ed idonea sede per mostre ed attività di ampio respiro. Le potenzialità del Palazzo sono infinite ma non sfruttate adeguatamente. Il risultato è un progressivo ed inarrestabile degrado.

         Non è possibile che anche il Parco sia utilizzato per manifestazioni soltanto per qualche giorno all’ anno

 Convento dei Domenicani,  strutture dell’ex-Pischiatrico, Cappella di S.Liborio

         Sono  in situazione  umiliante, anche per il semplice passante o turista. Chiunque può costatare lo stato di abbandono: finestre cadenti e aperte da anni, vetri rotti. Nessuno se ne occupa,  pur trattandosi di  un patrimonio inestimabile  e prezioso. Locali ed archivi prestigiosi incostuditi, sporchi  e soggetti alle intemperie.

La Provincia ha finanziato un progetto per il restauro di S.Liborio ma i lavori non sono ancora decollati.

Veneria

         L’elegante palazzina,  che attualmente  ospita la Pubblica Assistenza che sta costruendo la sua nuova sede,  di proprietà dell’ASL, sta per essere abbandonata e probabilmente   è destinata allo sfacelo come gli altri  beni abbandonati dall’ASL. Perché non impegnarsi nel suo ripristino e nella creazione di sede per attività sociali in particolare un Centro  per anziani?

Torrente Parma

         Colorno,  ad ogni piena del torrente, vive momento di paura ed ansia per il timore di esondazioni che sarebbero disastrose. Le casse di espansione e gli interventi idraulici si sono rivelati insufficienti. Non è tollerabile che migliaia di cittadini vivano frequentemente con questo incubo. Occorre intervenire e provvedere urgentemente con idonei lavori per mettere in sicurezza tutto il territorio.

Il  Fiume PO

         Altri paesi hanno sfruttato questa risorsa in modo eccellente e con progetti articolati ma Colorno non sembra veramente interessato a valorizzare questa risorsa naturalistica e turistica, che unita alle altre storico-artistiche, rappresenta un’occasione eccezionale per il turismo non solo nazionale.

         Colorno è una risorsa che non può essere trascurata da nessuno!

         Gli Enti Locali devono responsabilmente fare la propria parte e chiedere alla Regione di impegnarsi e sostenerli, attivando progetti realistici e fattibili per i cittadini di ora,  per i loro figli e nipoti.

         Pedroni si è dichiarato disponibile, impegnandosi a dare battaglia, come suo costume, per questa nuova prospettiva non solo in Provincia ed in Regione ma anche in sede Europea.

Manfredo Pedroni vice Presidente Consiglio Provinciale Parma,

                                                        candidato al Consiglio Regionale.


GAZZETTA = PEDRONI: ” QUALE FUTURO PER IL RE DEI FORMAGGI “

15 marzo 2010


GAZZETTA : L’APPENNINO DEVE AVERE PARI DIRITTI E STESSI SERVIZI DELLA CITTA’

14 marzo 2010


L’INFORMAZIONE : “MONTAGNA BISOGNA OPERARE SUI TRASPORTI E SUI TRASPORTI E SULLA VIABILITA’ “

14 marzo 2010


MONTAGNA

14 marzo 2010

Parma, 01marzo 10

 MONTAGNA

La montagna deve avere parità di diritti e doveri, completa la nostra provincia e ne è parte integrante e come tale va considerata. La popolazione che vive in montagna ha diritto a una pari dignità di chi vive in pianura o in Città, deve poter godere degli stessi servizi a parità di costi.

E’ giunto il momento di porci noi tutti il dovere di svolgere una politica di tutela e salvaguardia dei bisogni dei montanari.

 E’ un fatto di giustizia garantire le stesse condizioni di vita alle popolazioni la dove vivono.

Dobbiamo riconoscere ai montanari l’alto contributo che risiedendo in montagna danno alla intera comunità salvaguardando il territorio e conservandoci intere zone incontaminate, offrendoci paesaggi incantevoli a disposizioni di tutti.

 Prima garanzia: il servizio scolastico.

 Tutti, AMMINISTRATORI di maggioranza e minoranza dobbiamo unirci in un unico progetto per tutelare e difendere gli attuali punti di erogazione del servizio,( scuola materna e elementare e media di primo grado) sapendo ed essendo convinti che a una comunità non si può togliere l’istruzione, pena la sua estinzione.

Seconda garanzia: la salvaguardia del territorio.

 Occorre una seria politica di tutela e Prevenzione, per sopperire alla grave stabilità idrogeologica ( frane e smottamenti ) che solo la presenza e la cura costante dell’uomo può contribuire a risolvere,anche con nuovi incentivi tesi a favorire il rispetto della natura con nuove forestazioni per evitare smottamenti e frane.

 Terza garanzia: viabilità e trasporti.

Dotare la montagna di quelle strutture indispensabili per i collegamenti fra paesi e paesi, fra frazioni e frazioni, e nuclei di case con la città, grande ruolo politico deve assumere il trasporto pubblico, se in città per spostarsi da un capo all’altro si spende un Euro perché una famiglia che abita in montagna deve spendere una cifra considerevole per mandare il proprio figlio a scuola o il lavoratore per andare a lavorare?

Quarta garanzia: la tutela dei prodotti di nicchia,

La montagna è ricca di prodotti di nicchia,anche del sottobosco, occorre tutelare con contributi la convenienza di tali produzioni, garantendo un reddito certo a tali operatori (come viene fatto in altre zone d’Italia ad esempio con le cooperative di pescatori cui viene garantito agli associati un reddito tutto l’anno ) con lo scopo anche indispensabile di evitare incendi, grazie a una manutenzione corretta e vigile del bosco,

Quinta garanzia: lo sviluppo dell’agricoltura.

 L’agricoltura deve svilupparsi, deve essere fatto il possibile perché produrre in montagna deve essere più remunerativo che produrre in pianura, dato che è più faticoso, il territorio ha più esigenze, chiede più rispetto e tutela, bisogna riconoscere la migliore qualità dei prodotti, gli incentivi e i contributi debbono essere mirati. Bisogna incentivare il Parmigiano – Reggiano di montagna, gli allevamenti che si alimentano con il foraggio locale e gli animali autoctoni, come ad esempio il maiale nero.

Sesta garanzia: zone franche montane.

Bisogna favorire lo sviluppo socio economico della montagna, dando impulso alle attività esistenti, sollecitare l’inizio di nuove attività, attraverso l’esenzione delle imposte sul reddito,l’esenzione dell’Irap,l’esenzione dell’ICI, l’esenzione dei contributi previdenziali in cambio di servizi corrispondenti ai bisogni degli abitanti.

Settima garanzia: sviluppo sostenibile:

 Togliere qualsiasi vincolo che non sia al servizio della montagna, togliere quei vincoli burocratici che ostacolano lo sviluppo del territorio montano, i SIC e le ZPS debbono essere al servizio e portare risorse al miglioramento delle condizioni di vita dei montanari e non costituire vincoli insormontabili per un qualsiasi sviluppo sensato e indispensabile per la sopravvivenza dell’abitante in montagna.

Ottava garanzia: una politica basata sui progetti.

Serve una politica basata su progetti condivisi dalle maggioranze e dalle minoranze per dare risposte certe alla gente, incentivare il ritorno della gente in montagna e non la loro fuga, dobbiamo costruire un rapporto e una coltura nazionale di solidarietà, tutti dobbiamo farcene carico non per scopi elettorali, ma per giustizia, ecco perché della necessità dell’unità delle forze politiche di maggioranza e minoranza, il fine è grande merita il nostro impegno e contributo.

Manfredo Pedroni vice Presidente Consiglio Provinciale Parma, candidato al Consiglio Regionale.

P.S. = email : m.pedroni@email.it


GAZZETTA: IL CANDIDATO PEDRONI SI PRESENTA ALLA CITTA’ DI FIDENZA

13 marzo 2010